È Carlo Cinus a presentare il film Crip Camp (2020) ambientato nello sgangherato campo estivo per giovani con disabilità che – lungo la strada per Woodstock – ha innescato un processo storico senza pari. Ancora non concluso, ma comunque ben avviato, modello (con mille varianti) per molti altri Paesi.
Qualche settimana fa invece, quando il covid-19 si è abbattuto sugli Usa, ha fatto discreto rumore la notizia – riportata da Elena Molinari su Avvenire – dei parametri di ordine intellettivo che una decina di stati ha indicato nei criteri guida forniti ai medici per decidere chi attaccare al respiratore; in una parola, a fronte di risorse scarse per una domanda altissima, nessuna cura per le persone con disabilità. Lo sdegno è stato grande (alcuni politici statunitensi hanno poi fatto sentire la loro opposizione), e se qui Laura Coccia – che incontra regolarmente gli studenti nelle scuole – esprime la sua, lo fa aggiungendo allo sdegno una strategia d’azione. Resta comunque l’amara consapevolezza di come la decisione dei 10 stati sia coerente con le politiche che da tempo gli Usa praticano nei confronti delle persone con disabilità. È il caso, ad esempio, ce lo racconta Giulia Galeotti, dei trapianti: le persone con handicap finiscono sempre (se sono così fortunate, da finirci…) agli ultimi posti delle liste dei riceventi.
#iorestocasa e combino qualcosa: Ashley Lawrence (21 anni) ha inventato mascherine trasparenti per chi ha necessità di leggere il labiale. Per le persone sorde, e per chiunque voglia comunque sorridere https://t.co/ueRKZdoKTp
— Ombre e Luci (@Ombre_Luci) April 23, 2020
Per un presente migliore – «Mai come in questo momento riconosciamo il privilegio di vivere in questo posto»: con il covid-19, sono arrivate anche le cronache settimanali dalla casa famiglia Il Carro di Roma. Non ci sono ricette univoche per affrontare la quotidianità in situazioni come quella che stiamo vivendo: ma mentre seguiamo con apprensione le notizie provenienti dalle strutture che accolgono persone con disabilità, le riflessioni suggerite dall’esperienza di vita comunitaria del Carro sono sicuramente utili per provare a costruire un presente migliore.
Da casa – Oggetti di scarto in casa potenziale materia prima per piccole creazioni: sono i suggerimenti, come i tappi di sughero reinventati, di Giada Di Vecchio. Oppure l’iniziativa #intantofaccioqualcosa di Uovonero, Autismo è e Spazio Nautilus tra puzzle, cruciverba, allenamento casalingo e letture in CAA. E se due educatrici e un’insegnante di sostegno hanno lanciato un canale YouTube con storie e curiosità in comunicazione facilitata, anche Federico ci dice la sua.
Il blog di Benedetta
Mi ha telefonato Giuseppe Conte
Mi ha telefonato Giuseppe Conte. Aveva la giacca e la cravatta e il ciuffo come in televisione. Lui mi ha detto proprio queste precise parole: “Cara Benedetta, come stai? Tutto bene?» Continua a leggere…
Prima di salutarvi, una bella notizia: tra i 17 esperti nominati da Conte per programmare la ripartenza dell’Italia, c’è anche Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Griffo sarà presto ospite di Ombre e Luci.
Immagine di copertina: Crip Camp © Netflix
Si fa internazionale la newsletter, e per la prima volta entra in diretta la voce della politica: apriamo con le luci e le ombre (di ieri e di oggi) degli Stati Uniti verso le persone con disabilità; proseguiamo con il racconto del Carro, casa famiglia capace di reinventarsi durante la quarantena; concludiamo con la telefonata del presidente Conte a Benedetta.
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Numeri passati
Il gatto sulla cattedra – Newsletter n. 16
L’analisi – Questa volta l’esperta ve la proponiamo noi: forti del suo curriculum (che vanta, tra l’altro, quarant’anni di insegnamento alle medie e trenta di madre di un romanista con disabilità), abbiamo chiesto a Nicla Bettazzi un commento alla lettera inviata al...
Se le immagini parlano più delle parole – Newsletter n. 15
Festival dei Diritti Umani – Avanzando qualche riserva, Cristina Tersigni ci racconta il festival dei Diritti Umani edizione 2020 (Da vicino nessuno è disabile) appena conclusosi a Milano, e trasmesso rigorosamente on-line. Quattro giorni che hanno brillato...
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«Nulla è più punitivo che dare a una malattia un significato – perché quel significato sarà invariabilmente moralistico» scriveva Susan Sontag nel lontano 1978. Nel bel mezzo di questa crisi sanitaria globale che travolgendo il nostro presente sta allungando la sua...
Newsletter n. 12 — Il racconto di un intero Paese
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Newsletter n. 11 – La fatica di non potersi salutare
6 Marzo 2020 Riflessioni in redazione: il coronavirus ci sta dando un’idea di cosa sia un quotidiano complicato e ridimensionato nelle relazioni che normalmente scandiscono la nostra vita, con e negli ambienti lavorativi, scolastici, amicali, aggregativi. Quelle...
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21 Febbraio 2020 Sulla regia non credente di Lourdes È in arrivo nei cinema italiani il documentario Lourdes (2019) dei registi francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai. Meraviglioso secondo tanti, discutibile per altri, si tratta di un'opera che cerca –...
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7 Febbraio 2020 Immagine di copertina: Denise Turu da Who Is My Neighbor? (Flyaway Books 2019) Noi», non «loro»: apriamo il dibattito Una novità importante ha accompagnato il mese appena concluso: nel n. 4069 Civiltà Cattolica – prestigiosa e seguitissima rivista dei...
Newsletter n. 8 – Quando il buio è totale
In cui ricordiamo l’Aktion T4 perché sia una Giornata della memoria davvero completa. E ancora il progetto Dokita in Camerun; nuovi contributi su cinema&disabilità; Benedetta alle prese con il Gossip!
Newsletter n.7 – La sedia e lo studio
7 Febbraio 2020 Immagine di copertina: Denise Turu da Who Is My Neighbor? (Flyaway Books 2019) La sedia e lo studio «Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi»: una sedia ha brillato nel discorso di fine anno del...