OL incontra…
«A prescindere dalla loro razza, etnia, fede, identità o disabilità»: c’è spazio anche per le persone con disabilità tra le prime parole pronunciate dal neo presidente statunitense Joe Biden. Un’attenzione importante ai più fragili in un Paese che deve sanare le sue ferite, ponendosi nuovamente in cammino lungo la strada verso il pieno rispetto dei diritti civili. Una strada universale segnata da figure quali Martin Luther King, Rosa Parks e… Niccolò. «Perché Niccolò?» si chiede Enrica Riera, e la domanda la assilla finché finalmente – in un quartiere popolare di Rende, piccolo centro calabrese – riceve la risposta direttamente da colui che ha inserito ufficialmente il bambino con autismo nella storia dei diritti civili disegnandolo su un palazzo di dieci piani. Da quella domanda nasce l’incontro di O&L di questo mese con Jorit, noto esponente dell’arte urbana.
Quando la scuola accoglie davvero
È la scrittrice Giulia Alberico a raccontarci un episodio della sua lunga carriera di insegnante, presentandoci Francesca, l’alunna «disarmonica» conosciuta al liceo linguistico nel 2007, senza che – di fatto – nessuno gliela abbia presentata. Caparbia, attenta, scrupolosa, Alberico trova la sua via per relazionarsi con la ragazza, un percorso non sempre facile ma estremamente fruttuoso, ennesima dimostrazione che le cose funzionano grazie a persone intelligenti e di cuore. Ma che ne è degli alunni con difficoltà privi di questa grande fortuna?
Il libro del mese
E con una domanda inizia anche la conoscenza di Cristina Tersigni con Andrea Bonsignori. Era il 2018 e il giovane sacerdote del Cottolengo di Torino stava presentando a un seminario, promosso da Redattore Sociale, l’impresa che nel capoluogo piemontese dà lavoro a ragazzi con autismo. Un’esperienza ora raccontata nel libro Il coraggio di essere uguali (Ets), scritto con Marco Ferrando, appena arrivato in libreria.
Nel prossimo numero di Ombre e Luci
«Un atto di disponibilità gratuita all’accoglienza»: così Antonio Mazzarotto sintetizza ciò che deve muovere ogni adozione, nell’articolo in cui si sofferma in particolare – da esperto di politiche sociali qual è – sull’adozione dei minori “con bisogni educativi speciali”. Un intervento che fa chiarezza su un tema su c’è molta confusione, e che chiude il focus del quarto numero di Ombre e Luci (in arrivo nelle vostre case) dedicato proprio a queste adozioni «probabilmente folli agli occhi del mondo», come scrive Cristina Tersigni nell’editoriale. Sono le storie di Maurizio, Alba e Artur – raccontate da Paolo Catapano, Giulia Galeotti e Dorota Swat – storie paradigmatiche perché rivelano sorprendenti percorsi di vita. Vi anticipiamo la terza, quella di Artur e della sua incredibile mamma, suor Małgorzata.
Apre O&L l’intervista a Giampiero Griffo, presidente della rete italiana disabilità e sviluppo, che si definisce «un difensore dei diritti umani». Partono dalla scuola gli articoli di Laura Coccia, che riflette su quello che potrebbero insegnarci i banchi monoposto, e di Monica Leggeri che, cercando di rispondere alla grande domanda di cosa esista dopo la scuola per i ragazzi con disabilità, presenta l’associazione romana “Il Colibrì”. E se Lucia Casella svela cosa sia quella presenza misteriosa che Fede e Luce chiama Carnet de Route, è Claudio Cinus a introdurre il film 37 seconds di Hikari.
Tutto questo, e molto, molto altro tra cui una gran bella sorpresa: perché – come vedrete – il Dialogo aperto di questo numero accoglie la lettera di una delle personalità più amate del nostro Paese, nonché lettore di Ombre e Luci….
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Disegno di Annachiara, 12 anni e mezzo, terza media a Cuneo.
Il blog di Benedetta
Quel che (a volte) serve per farsi capire
Io mi sono arrabbiatissima. Ho detto tante parolacce. E ho pure urlato. Ho protestato tanto. Perché? Perché mia nonna è caduta per terra e io proprio non volevo! No! Capito? Mentre papà e mamma la tiravano su perché era caduta io dicevo le parolacce perché non volevo vedere nonna che si era fatta male per terra. Continua a leggere…
Il post del mese
Vita Fede e Luce
Con le nuove normative, per le nostre comunità è diventato quasi impossibile ripartire con le casette. A ottobre, comunque, le comunità di Fidenza – che già si erano prontamente organizzate per vedersi “a domeniche alterne” – hanno eletto i nuovi responsabili incontrandosi nel rispetto delle indicazioni anti-contagio. Anche a Massa Carrara la comunità di San Pietro d’Avenza è riuscita a vedersi, dividendosi in piccoli gruppi.
Il riacutizzarsi della pandemia ha indotto don Marco Bove a riprendere la serie di video #ViciniADistanza: questa volta il nostro assistente internazionale ci guida nei dodici appuntamenti del Carnet 2021. L’invito è di condividere questo tesoro, proseguendo nel cammino insieme soprattutto in un momento così difficile.
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21 Febbraio 2020 Sulla regia non credente di Lourdes È in arrivo nei cinema italiani il documentario Lourdes (2019) dei registi francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai. Meraviglioso secondo tanti, discutibile per altri, si tratta di un'opera che cerca –...
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7 Febbraio 2020 Immagine di copertina: Denise Turu da Who Is My Neighbor? (Flyaway Books 2019) Noi», non «loro»: apriamo il dibattito Una novità importante ha accompagnato il mese appena concluso: nel n. 4069 Civiltà Cattolica – prestigiosa e seguitissima rivista dei...
Newsletter n. 8 – Quando il buio è totale
In cui ricordiamo l’Aktion T4 perché sia una Giornata della memoria davvero completa. E ancora il progetto Dokita in Camerun; nuovi contributi su cinema&disabilità; Benedetta alle prese con il Gossip!
Newsletter n.7 – La sedia e lo studio
7 Febbraio 2020 Immagine di copertina: Denise Turu da Who Is My Neighbor? (Flyaway Books 2019) La sedia e lo studio «Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi»: una sedia ha brillato nel discorso di fine anno del...