Ombre e Luci n. 96, 2006 – Così lontani, così vicini
Anno XXIV – Numero IV – Ottobre – Novembre – Dicembre 2006
Editoriale
Cara Nicole di M. Bertolini
Come se fosse la cosa più normale del mondo di E. Bertolini
Il Bambinello di Marija di S. Sciascia
Alzheimer: Convivere con l’insensatezza
Il passato perduto per sempre di M. Martelli
Il grande amore di sua sorella Marta di V. Giannulo
Sto diventando più umano di Jean Vanier 15
Patologie disabilitanti nell’anziano di Cristina Lo Iacono 16
…ma soprattutto è mio Nonno di Laurea Cattaneo
Così lontani e così vicini di Manrica Baldini
Ancora, sempre per mano… di Laura Broccoli
Con tutte le mie forze – Special Olympics Youth Games di Huberta Pott
Altri articoli
Il Bambinello di Marija di S. Sciascia
Dialogo aperto
Libri
In gita per il calendario! di G. Felici
Re 33 e i suoi 33 bottoni d’oro, Claudio Imprudente
Il re del mercato, G. Bernasconi
L’ardimento, Stefano Zurlo
Don zeno: obbedientissimo ribelle, Fausto Martinetti
In questo numero:
Cara Nicole
“Intingi la penna nel cuore” mi dicevi quando vedevi preoccupata prima di scrivere un editoriale. Mai come oggi il tuo suggerimento mi sembra appropriato, mi infonde coraggio, mi dà lo stimolo per parlare di te
Come se fosse la cosa più normale del mondo
In ricordo di Nicole Schultes, fondatrice di Ombre e Luci
Dialogo aperto n.96
Dal vostro punto di vista: suggerimenti, commenti, critiche per la rivista… i problemi e le domande
Il Bambinello di Marija
La storia di un’anziana signora, viziata e xenofoba, e della sua nuova badante ucraina
Alzheimer: il passato perduto per sempre
“Ragazzi, nonna ha il morbo di Alzheimer”. Con questa comunicazione tutta la mia famiglia alla fine degli anni ‘80 si trovò a contatto con questa malattia
Alzheimer: Sto diventando più umano
È una sofferenza insopportabile quando, per un incidente o per una grave malattia, un uomo non può più vivere come sposo ed essere un sostegno per la moglie o viceversa
Patologie disabilitanti nell’anziano
La disabilità dell’anziano, causata da questo insieme di disordini rende progressivamente meno autonomo il paziente con un progressivo coinvolgimento della famiglia o di chi se ne prende cura
Alzheimer: ma soprattutto è mio Nonno
Manlio ha 88 anni e qualche tempo tutti quelli che sono sempre stati i suoi punti di riferimento, sono diventate le sue paure,
Alzheimer: così lontani e così vicini
Maria ha 53 anni, è giovanissima, ma l’Alzheimer, le rende impossibile prendersi cura di se stessa e della figlia poco più che adolescente.
Alzheimer: ancora, sempre per mano…
Ecco come in poche ore e senza preavviso, può cambiare la vita di molte persone
Con tutte le mie forze: Special Olympics Youth Games
“Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Questo è il giuramento dell’atleta Special Olympics
Alzheimer: Il grande amore di sua sorella Marta
Una sera Francesca uscì di casa e non tornò più. L’Alzheimer aveva scelto un giorno qualunque per manifestarsi, prendersi la mente di Francesca e non restituirla più
In gita per il calendario dell’Associazione Italiana Persone Down
Quando mi hanno detto che Francesca era stata scelta per una foto con Gianna Nannini ero emozionata e felice
Re 33 e i suoi 33 bottoni d’oro – Recensione
Claudio Imprudente, Edizioni La Meridiana, 2006
Il re del mercato – Recensione
G. Bernasconi, Edizioni Svizzere per la Gioventù, 2006
L’ardimento, Racconto della vita di don Carlo Gnocchi – Recensione
Stefano Zurlo, Edizioni BUR, pp. 181
Don zeno: obbedientissimo ribelle – Recensione
Fausto Martinetti, Ed. La Meridiana
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