Numero 158 – Perché?
Anno 40 – Numero 1 – Aprile – Maggio – Giugno 2022
Sommario
Se l’elaborazione del lutto è impresa difficile per tutti, essa diventa ancora più impervia quando i protagonisti sono persone con disabilità intellettiva: «Il dolore della morte non deve essere sottovalutato – scrive Cristina Tersigni nell’editoriale – se le possibilità cognitive di comprensione ed espressione sono compromesse». Con articoli di Anna Maria Canonico, Cristina Cangemi, Matteo Tobanelli, Ivana Perri, Tiziana D’Ambrosio e Chiara Gatti, il focus di questo numero affronta dunque un tema complesso, ma imprescindibile. Apre O&L n. 158 l’intervista di Silvia Camisasca ad Anna Cardinaletti, pioniera nel campo della sordità. Seguono le riflessioni di don Marco Bove sul senso della preghiera per la pace; l’incontro con l’associazione “Lupi a rotelle” di Cosenza firmato da Enrica Riera; i suggerimenti cinematografici (di dolorosa attualità) di Claudio Cinus. Liliana Ghiringhelli presenta invece due catechiste con disabilità di una parrocchia milanese: Nora Buccheri e Paola Colombo. Chiudono i nostri suggerimenti di lettura e le immancabili le rubriche di Benedetta Mattei e Giovanni Grossi. Buon viaggio dunque tra tanti Perché?.
Editoriale
Perché? di Cristina Tersigni
Focus: Elaborare il lutto
«Papà, dove sei?» di Anna Maria Canonico
Affrontare la perdita di Cristina Cangemi e Matteo Tobanelli
Come abbiamo comunicato la morte di una persona cara di Ivana Perri
Cammino di trasformazione di Tiziana D’Ambrosio
Riannodare il filo di Chiara Gatti
Articoli
Se le università sono state le prime ad ascoltare di Silvia Camisasca
Serve davvero pregare per la pace? di Marco Bove
Tifosi dell’accessibilità di Enrica RIera
Fotografie da Chernobyl all’Afghanistan di Claudio Cinus
Qualche volta voglio e qualche volta no di Benedetta Mattei
Mi piace andare al mare di Giovanni Grossi
Rubriche
Specialità? «Catechista!» di Liliana Ghiringhelli
Dialogo aperto
Dall’archivio
Voglia di comunicare di Maria Valeria Spinola
Libri
Siamo una rivoluzione, Giulia Galeotti
Sono Vincent e non ho paura, Enne Koens e Maartje Kuiper
Per sempre, altrove, Barbara Cagni
Modus Navigandi di Mauro Pandimiglio
In questo numero:
Specialità? «Catechista!»
In un messaggio giunto in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sentii papa Francesco parlare della possibilità di affidare anche alle persone con disabilità dei ministeri, come quello di chierichetto o di catechista, per essere...
Riannodare il filo
Sopravvivere alla morte di una persona cara è uno degli eventi più terribili che si possa affrontare. Quando si tratta di un figlio, il dolore, l’annichilimento e la percezione di fallimento sono soverchianti e incontenibili. Sopravvissuti. Così vengono definiti i...
Cammino di trasformazione
Il gruppo Nain si incontra una volta al mese a Romena, in Toscana, per intraprendere un cammino di trasformazione. I genitori che lo desiderano possono piantare un mandorlo in ricordo del proprio figlio. Qui, l’aspetto più importante è stato quello di incontrare dei...
Come abbiamo comunicato la morte di una persona cara
Ci siamo trovati varie volte a dover comunicare a un ospite la perdita di una persona cara. Abbiamo sempre preferito dirlo prima alla persona direttamente coinvolta e dopo, insieme, all’intero gruppo, per far sentire la persona circondata dall’affetto di tutti, per...
Affrontare la perdita
John, un uomo con la sindrome di Down, aspettava fuori da un cimitero. Gli era stato detto che la mamma era partita, e lui la stava aspettando. La verità era che la mamma era morta ma nessuno aveva avuto il coraggio di dirglielo. Di conseguenza, non aveva perso solo...
«Papà, dove sei?»
Il papà di Silvia una notte si sente male. Sono tutti attoniti, Silvia ha visto suo padre andare via, in ambulanza, il suono forte della sirena ancora nelle orecchie.
Sono Vincent e non ho paura – Recensione
Dicono i dati che il bullismo stia crescendo in modo esponenziale nei corridoi delle scuole italiane, minando alla radice le basi stesse della crescita individuale di vittime e carnefici, e del vivere civile. Tra i vari libri dedicati a questa piaga, segnaliamo il...
Serve davvero pregare per la pace?
Sono giorni davvero difficili e carichi di angoscia per la guerra scoppiata in Ucraina e ogni giorno ci giungono notizie di scontri armati, morte e distruzione. È un’angoscia che ci prende pensando alle popolazioni civili, a tante persone che stanno soffrendo e che,...
Se le università sono state le prime ad ascoltare
Quella dei segnanti – che comprende le persone sorde, circa 40.000 nel nostro Paese, oppure udenti che ricorrono, per motivi personali o professionali, alla lingua italiana dei segni (Lis) – è una comunità ampia, che si esprime attraverso la poesia, il teatro e tante...
Fotografie da Chernobyl all’Afghanistan
L'energia nucleare è un tema che divide l’opinione pubblica da anni. Forse proprio per questo il documentario I’m So Sorry, passato a Cannes nel 2021, è stato quasi ignorato da noi, con l’eccezione dell’Across Asia Film Festival di Cagliari che ne ha proposto...
Modus navigandi – Recensione
Trasformare una spiaggia, terra naturalmente di confine, in un’aula montessoriana, rappresenta il contesto ideale non solo per imparare a seguire il vento, conoscere il mare e navigare ma anche per proporre un’importante educazione al sentire di bambini e giovani di...
«Siamo una rivoluzione» – Recensione
Lei, una bomba: giornalista, fondatrice del movimento The Catholic Worker e del mensile omonimo, attivista, pacifista, anarchica, convertita da adulta, ragazza madre, odiata da cardinali e Fbi. Con picchetti, file per il pane e case dell’ospitalità, Dorothy Day...
Per sempre, altrove – Recensione
La devastazione prodotta dalla malattia mentale, il terremoto causato dalla migrazione in chi parte e in chi resta: le ferite sono tante. Eppure questo romanzo rivela anche che può esistere un balsamo (per citare Etty Hillesum) per lenirle, quelle ferite terribili:...
Perché?
Difficile comprendere e accettare il mistero della morte: ogni volta che sperimentiamo la perdita di una persona cara, un terremoto ridefinisce i contorni e gli scopi della nostra stessa vita mettendoci in contatto con le nostre fragilità più profonde. Mai scontata,...
Tifosi dell’accessibilità
È una storia d’amore per il calcio, inteso quale momento di socialità e aggregazione, ma anche di solidarietà e unione straordinaria. A raccontarla è uno dei suoi protagonisti, Mariano Iusi, 39enne cosentino, convivente con l’atrofia muscolare spinale e, dunque,...
Dialogo Aperto n. 158
Due lettrici ci raccontano di una laurea e della nostra nuova sede
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