Mia figlia ha sempre avuto, e ha saputo manifestarlo, il desiderio di sentirsi amata, di avere un fidanzato. Da sempre chiede e distribuisce baci e abbracci in maniera un pò eccessiva per chi non la conosce e interpreta male queste richieste. Devo frenare queste sue manifestazioni? E come?
Più che problemi di pulsioni sessuali vere e proprie, credo che senta il bisogno di «un amico privilegiato», che si interessi a lei in modo speciale.
Vorrei poter aiutare mio figlio: è giusto fargli prendere coscienza del suo limite e quindi della sua impossibilità a generare, a educare dei figli, ad assumersi responsabilità che in realtà non è in grado di assolvere?
Ho paura di mandare mia figlia sola per strada. Ho paura dell’ascensore. Ho sempre avuto paura che qualcuno potesse approfittare di lei e della sua innocenza e spontanea cordialità con tutti.
La masturbazione, bisogna ignorarla, far finta di niente, aiutarli ad usarne con discrezione e in luoghi appartati?
Le insegno, da tempo, ad andare da sola per brevi tragitti. Il rischio lo sento, lo temo, ma lo tengo per me. È importante che lei impari, poco alla volta, a evitare incontri pericolosi.
Mia figlia, da sola, si è autoconvinta che il matrimonio è una cosa negativa. Parla dei divorzi, dei figli abbandonati e conclude: «Meglio non sposarsi!» – Che cosa nasconde questa sua presa di posizione?
Quando faccio notare a mia figlia che è un pò «rotonda», ribatte che è in attesa di un bambino! La televisione, che guarda peraltro molto poco, non le facilita il giudizio e la comprensione della realtà. Il dialogo con lei non è facile.
La masturbazione compensa le loro esigenze sessuali?
In che modo canalizzare i loro bisogni sessuali? e verso che cosa?
Le coccole dei famigliari bastano o possono provocare in loro bisogni maggiori?
Che cosa pensate della sterilizzazione?
Penso che nostra figlia quando è a casa, abbia problemi per quanto riguarda i rapporti che desidera o immagina con i ragazzi. A volte dice che sta per sposarsi e quando le domandiamo dettagli, risponde: «E una sorpresa!». Il futuro sposo è spesso un divo della televisione. Certamente non sono i compagni disabili che l’attraggono… L’altro giorno si è lamentata che un ragazzo del Centro «le stava troppo appiccicato» e questo non le piaceva affatto!
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.49, 1993
Sommario
Editoriale
Un tema difficile e delicato di M. Bertolini
Articoli
Domande e osservazioni dei genitori
L'educazione sessuale delle persone handicappate di V. Mariani
All’età in cui si cambia di M. Odile Réthoré
Come dirti, come spiegarti? di M. Peeters (medico)
Dialogo come cura di A. D. (medico)
Voglio sposarmi di J. Vanier
Il coraggio di parlare con loro di A. M.
Centro Artigianale di Bastia Umbra di N. Schulthes
Rubriche
Libri
Un libro risponde di N. Livi