Carissimi , come promesso vi mando una piccola relazione sulle nostre cerimonie penitenziali. Continuo la mia ricerca di catechesi in questo mondo «psichico» particolare che mi affascina e mi fa scoprire tante cose.
Per la Cresima ho deciso di continuare la preparazione su due anni per rendere più responsabili i ragazzi.
Tana Pelagallo – suora di Nazareth (Comunità Emanuel di Fede e Luce ad Acerra)

Per due anni consecutivi abbiamo celebrato una liturgia penitenziale, in occasione di alcuni ragazzi (18-30 anni) che si accostavano per la prima volta al Sacramento del Perdono.

Prima celebrazione penitenziale

Come sfondo abbiamo due quadri ingranditi del libro di J. Vanier «Ho incontrato Gesù»: Gesù salva una pecorella dalle spine; Gesù fa pascolare le pecorelle.
I tre ragazzi, che si accostano per la prima volta al Sacramento del Perdono, sono rappresentati da tre pecorelle di cartone, con i loro nomi, messe davanti al primo quadro in un piccolo cespuglio di spine.
La celebrazione inizia con il canto « Donaci, Signore, un cuore nuovo», poi vengono spiegati i quadri.
Dopo la lettura del Vangelo della pecorella perduta (Le 15), il celebrante (P. Enrico Cattaneo S.J. venuto da Napoli) fa un breve commento del Vangelo e fa ripetere a tutti il « Confesso a Dio onnipotente…» con gesti particolari.
Quindi i tre ragazzi, a turno, prendono le loro pecorelle e vanno a confessarsi. Durante la Confessione, Padre Enrico, che ha indossato una stola rossa, simbolo del Sangue di Gesù, mette la stola sulla testa del ragazzo.
Terminate le Confessioni, ogni ragazzo mette la sua pecorella tra i fiori davanti al secondo quadro, quello di Gesù che fa pascolare le pecorelle.
La celebrazione termina con la benedizione di Padre Enrico e canti e feste.

Seconda celebrazione

La celebrazione inizia con il canto «Vieni, vieni, Spirito d’Amore», seguito dalla spiegazione della liturgia fatta da Padre Enrico Cattaneo.
Questa volta c’è un solo ragazzo che si accosta al Sacramento del Perdono per la prima volta e sarà lui il protagonista del mimo « Il figliuol prodigo» durante la lettura del Vangelo (Le 15).
Padre Enrico ha il ruolo del Padre nella parabola e riveste il figlio, al suo ritorno, di un camice bianco.
La parabola del Figliuol prodigo viene mimata una seconda volta; ma invece che dalla lettura del Vangelo il mimo viene accompagnato da una spiegazione del Sacramento del Perdono:
partenza del figlio = peccato;
miseria e lavoro con i maiali = pentimento;
ritorno del Padre = confessione con rivestimento del camice.
Terminate le Confessioni, l’assemblea canta « Meraviglioso è il perdono del Signore» e si continua con la festa.

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.43, 1993

Copertina - Ombre e Luci n.47 - 1994

Sommario

Editoriale

Ferie di agosto di M. Bertolini

Articoli

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Vita Fede e Luce

Catechesi e disabilità: la Confessione ultima modifica: 1994-09-02T12:29:52+00:00 da Redazione

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