Ogni quattro anni tutti i paesi che hanno comunità di Fede e Luce inviano una rappresentanza nella città che, a turno, organizza rincontro. Nel 1990 il grande raduno è avvenuto ad Edimburgo, in Scozia, dal 1 al 9 agosto; i paesi rappresentati erano 55, i partecipanti 180.
Vi confesso che molte volte mi sono chiesta perché Jean Vanier e Marie Hélène, che hanno dato inizio a Fede e Luce, ritengano necessari questi incontri internazionali. Quest’anno poi, come coordinatrice dei gruppi italiani, toccava anche a me parteciparvi e pensavo: fare un costoso viaggio all’estero, lasciare la famiglia, lottare per nove giorni con problemi di lingue nient’affatto familiari… in nome di che cosa? Per giovare a chi? Per quale vera ragione?
E poi sono partita. Durante nove giorni abbiamo ascoltato conferenze e discusso in piccoli e grandi gruppi; abbiamo partecipato a tavole rotonde, a celebrazioni e feste, abbiamo pregato e cantato insieme. Il tema di riflessione prescelto era: «La crescita di
Fede e Luce e il suo cammino verso l’unità — tra gli uomini, tra i popoli, nella Chiesa».
Ora che sono tornata posso fare qualche considerazione.
Incontro bellissimo
Una vera, grande festa per gli occhi: basta pensare a così tanta gente venuta da paesi lontanissimi, ai colorati costumi tradizionali pieni di significati e di storie diverse; alla guardia scozzese venuta ad animare, domenica, il picnic sul prato, in un grande cerchio di cornamuse, pifferi e tamburi. Particolarmente emozionante è stata la messa nella cattedrale stracolma, presieduta dal Vescovo con accanto il capo della chiesa presbiteriana, con il sindaco e le autorità in prima fila fra gli stendardi di tutti i paesi, fra bellissimi canti in lingue diverse.
Una vera grande festa per gli occhi e per il cuore perché questa gente che abita in nazioni diverse, che non si è mai vista fino ad ora, si sente qui veramente unita nel desiderio e nella ricerca di un obiettivo comune, stretta affettuosamente nell’abbraccio delle comunità di Edimburgo presenti nella cattedrale. Adulti e bambini, anziani e giovani, tutti sono protesi a guardare, a partecipare, a sorridere, pur avendo nel cuore le difficoltà e i problemi delle persone che rappresentano. Negli occhi di tutti c’è soprattutto stupore. Rivedo, comprese da questa particolare esperienza le persone che ho imparato a conoscere e ad amare nei giorni precedenti: ci sei anche tu, professore canuto che vieni dall’Africa, e tu cittadino di Mosca, e anche tu giovane Lucas di Praga, e mamme e papà, sacerdoti, amici, fratelli… e ci sono anch’io, anch’io, e tutti siamo uniti da una promessa in una vera alleanza.
Sì, rincontro è stato bellissimo. Ma è solo per godere di questo che siamo andati in Scozia? Non può essere questo il motivo centrale dell’incontro. Se così fosse non sarebbe giusto partecipare soltanto in due privilegiati…
Abbiamo imparato tanto
Ascoltando gente di grande esperienza, parlando con alcune persone bravissime o, addirittura, meravigliose, scambiando esperienze diverse, pregando insieme, vero popolo di Dio raccolto da ogni dove, nel nome dell’unico grande Maestro.
Ma ancora mi dico: tutto questo può realizzarsi, in gran parte, anche nel proprio paese, attraverso lettere e libri, scambi di esperienze, singoli incontri… non è necessario forse un incontro internazionale.
Una grande scoperta
Una bella notizia, una grande scoperta, si ha il desiderio di comunicarla a tutti. In Fede e Luce abbiamo scoperto che l’amicizia non è solo un sentimento spontaneo, ma è anche e soprattutto risultato di uno slancio spontaneo unito alla volontà, alla comprensione delle situazioni, al senso di giustizia e al desiderio di pace e di felicità che sono in fondo al cuore di ogni uomo.
E se per noi tutti di Fede e Luce questa scoperta è iniziata il giorno in cui abbiamo cercato di rispondere, con onestà, ad una domanda di aiuto, perché non dire a tutti che il seguito di questa storia può rivelare, ad ogni uomo, veri tesori di verità e di grazia?
Questo aspetto dell’incontro è certamente uno dei più significativi e, forse, vale da solo la pena di una così laboriosa*organizzazione.
Quest ’anno partecipavano per la prima volta alcuni paesi dell’Est come la Polonia e l’Ungheria che già da tempo hanno gruppi Fede e Luce, o come la Russia e la Cecoslovacchia che cominciano adesso e sono pieni di desiderio di conoscere ogni cosa delle nostre comunità. Partecipavano numerosi paesi dell’Africa e dell’Estremo Oriente, ognuno alla ricerca di ciò che può essere buono e adattabile per gli incontri delle loro comunità.
L’incontro, infatti, è sempre importante, nelle grandi e piccole dimensioni. E il mezzo, attraverso cui l’amicizia può nascere, metter pian piano radici e crescere. Sentivo il coordinatore di un paese africano (il Burundi? non ricordo bene) dire che dei due incontri mensili che fanno abitualmente, uno soltanto è rivolto a tutti, compresi i bambini, perché solo una volta al mese possono procurarsi qualcosa di buono per la merenda; il secondo è riservato ai genitori e agli amici adulti. Ecco un problema che nel nostro paese non si pone e sul quale è bene riflettere.
Il pellegrinaggio sarà il segno
Forse non ho avuto rivelazioni folgoranti sul perché è necessario riunirsi per un incontro internazionale, ma certamente ogni momento della mia esperienza in Scozia mi ha confermato l’importanza di un movimento come Fede e Luce e la necessità di aderirvi restando aperti ad una continua conversione. Ho capito che non si può «fare» Fede e Luce con superficialità, per abitudine o per dovere, per avere uno scopo nella vita, per essere bravi. Si deve fare, dobbiamo imparare insieme a «fare» Fede e Luce con amore e con passione, oltreché con pazienza.
Scoprire il senso di queste parole e il modo per renderle operative sarà il cammino che ci propone, nella settimana di Pasqua, il pellegrinaggio internazionale a Lourdes.
Il pellegrinaggio sarà il segno del nostro accettare di rimetterci in cammino, insieme, in ricerca: uomini nuovi, mete nuove, speranza e fiducia per un mattino di Pasqua.
– Lucia Bertolini, 1990
Coordinatrice nazionale di Fede e Luce
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.31, 1990
Sommario
Che cosa è Fede e Luce di M. Bertolini
La vocazione di Fede e Luce di J. Vanier
Cammino d'amore di Redazione
L’amicizia a Fede e Luce di A. Petri
Incontro di una comunità di Fede e Luce di C. Chatain
Il 4° momento: tra un incontro e l’altro di F.S.B.
Èquipe di coordinamento: come funziona di Redazione
I giorni del campo di Redazione
Fede e Luce giorno e notte di N. B.
Viaggio insieme per crescere tutti di M. Bertolini
Un nuovo modo di vedere la vita di F. Gammarelli
Vita e amore si erano spenti di R. Ozzimo
Sono anche figli di tutti di M.T.M.
Scendi ancora un po’ di L Sankalé
Incontro internazionale: Edimburgo 1-9 agosto 1990 di L. Bertolini
Fuori dalle catacombe – Fede e Luce in Europa Orientale di M. Przeciszewski
Per altri valori – Fede e Luce in Svizzera di Y. Bonvin
Nel Libano in guerra, Fede e Luce per sperare di R. Tamraz
Mirella, Pablo, Silvia, Claudia, Patrizia di Redazione
Una grande famiglia del mondo di Redazione
La persona fragile via verso l’unità di J. Vanier
Domande e risposte su Fede e Luce di Redazione