Per ogni impresa umana occorre una filosofia. Il termine “filosofia” non spaventi: ogni uomo è filosofo anche se non lo sa; infatti ciascuno ha una propria visione dell’uomo, dei suoi valori, della vita e della società.
La nostra filosofia, cioè la nostra visione dell’uomo, è quella della fede, che ci indica come valore prioritario assoluto l’uomo, la cui dignità è tanto grande da trascenderlo. Perciò ogni sforzo, ogni energia spesa per garantire anche un solo grado di questa dignità, per consentire all’uomo, visto nella sua globalità e unità, una libertà sempre maggiore da qualsiasi impedimento e da qualsiasi forma di condizionamento, non hanno prezzo.
Inoltre l’uomo è un essere sociale. Le sue difficoltà si ripercuotono inevitabilmente sulla prima sua società che è la famiglia. Pertanto, mentre “La Nostra Famiglia” opera per ottenere la migliore espressione possibile dell’umanità dell’individuo disabile, grande attenzione rivolge alla sua famiglia assumendo e condividendo le sue problematiche esistenziali per ripristinare o garantire quella felicità e quella gioia di vivere a cui ciascuno ha diritto.
Per tradurre in realtà questi princìpi di fondo, sono andate via via meglio specificandosi alcune linee direttive semplici e chiare della nostra filosofia: in primo luogo, non è fatalista; la stessa nostra matrice cristiana impedisce che lo sia; di conseguenza non è pessimista: Il pessimismo, quasi per un paradosso, dà talora luogo a forme di carità, ma si tratta di una carità che non aiuta veramente.
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L’OTTIMISMO dà vita a forme di carità intrise di speranza.
In secondo luogo, proprio in rapporto a quell’orientamento ottimista, crediamo che un aiuto per essere concreto, debba essere competente, efficace, adeguato ai tempi . Aiutare in modo competente è una forma di rispetto per la dignità di chi ha bisogno e per quella stessa di chi interviene a suo favore. La competenza ha tante facce: essa può significare un’attrezzatura moderna, un’elevata professionalità, ma anche qualcosa di meno importante in apparenza anche se ugualmente determinante nella sostanza. Ambienti idonei, ordine, puntualità, correttezza, chiarezza, disponibilità sono caratteri importanti della competenza.
In terzo luogo pensiamo che ogni individuo ha diritto di raggiungere ed esplicare il massimo delle proprie potenzialità.
Non si tratta di un discorso strumentale, ma di un assunto esistenziale. Alle volte tali potenzialità sono minime e qualcuno scuote la testa vedendo i nostri sforzi per attualizzarle: costui è certamente un filosofo pessimista. Ogni uomo infatti ha diritto a realizzarsi per quanto può e nessuno può dire quando quel “quanto” è troppo poco.
Se queste potenzialità possono essere raggiunte solo ad alto prezzo ciò non deve spaventarci; in fondo è elevatissimo anche il prezzo dei mezzi che l’uomo costruisce per distruggere il proprio prossimo e questa considerazione deve far cadere ogni scrupolo; quelli spesi ad alimentare anche una microscopica fiammella di vita sono tempo e denaro ben impiegati.
In quarto luogo evitiamo le soluzioni facili e generalizzate, raramente esse sono rispettose dell’uomo. Operare in questo campo richiede grande pazienza e la massima considerazione per il caso individuale.
Infine abbiamo grande fiducia nella ricerca, la dimensione che è troppo assente in questo settore. Tale assenza ha una ragione ben precisa che non è proporzionale alle difficoltà incontrate; essa è invece proporzionale allo scarso interesse per la persona disabile.
Quando in un settore vengono investite forze e risorse, i risultati non mancano mai e nel nostro si è investito male e troppo poco.
Una filosofia semplice per un problema complesso, potrebbe dire qualcuno, ma la storia insegna che questo abbinamento ha funzionato infinite volte».
– Dott.ssa Zaira Spreafico, 1990
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.30, 1990