In Ungheria Fede e Luce esce dalla clandestinità

Voglio mettervi al corrente della situazione di Fede e Luce in Ungheria.
Il giorno prima di essere eletto coordinatore nazionale, la conferenza episcopale ungherese ha riconosciuto Fede e Luce e altri otto movimenti e ci ha assicurato la sua assistenza. È stato un po’ come il giorno della nascita delle comunità Fede e Luce in Ungheria… D’ora in poi non dovremo più vivere e fare gli incontri in clandestinità.
Il ritiro predicato da Jean Vanier qui in Ungheria è stato un avvenimento importante: 250 persone hanno potuto parteciparvi e hanno ricevuto molte grazie e sono rientrati a casa arricchiti.
Ci sono attualmente 8 comunità riconosciute, di cui 7 a Budapest e una in campagna ed altre 4 in formazione.
Un punto forte di Fede e Luce qui in Ungheria è sapere che Fede e Luce è considerata come una base spirituale per la rinascita della chiesa ungherese; un altro punto è che non conosciamo la parola « impossibile ». Le comunità non sono club chiusi in se stessi; i loro membri si conoscono e si aiutano fra loro.
I nostri progetti per il futuro? Vorremmo sistemare e riadattare una « casa Fede e Luce » in un quartiere di Budapest: alcuni studenti potrebbero risiedervi (per i loro studi) e per i week-end accogliere gli amici con handicap per incontri e feste. C’è poi una parrocchia diroccata fuori Budapest che vorremmo riparare per farvi i campeggi estivi.
Circa 150 persone vorrebbero partecipare al pellegrinaggio FL a Lourdes a Pasqua ’91. Il numero ci sembra enorme, ma tutti sono così entusiasti dell’idea… Riusciremo a trovare i soldi necessari?
I miei saluti cari a tutti voi in Italia.
Peter Zajkas
Coordinatore Comunità FL Ungheria

Milano – Ancora una volta insieme

Intorno alla metà del mese di giugno, come ormai è tradizione, i gruppi di Fede e Luce di Milano e dintorni, si ritrovano nel parco annesso al monumentale seminario di Venegono.
Anche quest’anno in una bella giornata di sole ci siamo andati.
Gradita è stata la sorpresa dell’arrivo del gruppo di Cuneo con il caro amico Mario Collino e delle due rappresentanti del gruppo di Bellinzona.
I momenti più belli sono stati, naturalmente, il canto di benvenuto di tutti i gruppi riuniti in cerchio (eravamo circa 150) e la Messa celebrata da don Marco Bove (un giovane sacerdote appartenente a Fede e Luce).
Ci siamo ritrovati amici vecchi e nuovi; è passato un anno e più dall’ultimo incontro, ma il piacere di rivederci è sempre vivo.
È bello constatare che siamo ancora tutti presenti, e che anzi, siamo cresciuti. Anche se poi nel corso dell’anno ci si perde di vista per ovvie ragioni, e noi genitori in qualche momento ci sentiamo soli con i nostri figli (un anno è così lungo), questa riunione ci ricorda che Fede e Luce è una realtà concreta.
Vorrei concludere con le parole di un genitore dette nel momento delle intenzioni della Messa: « Fa’ che la serenità che oggi è presente nei nostri cuori, ci accompagni anche quando siamo soli! Per questo ti preghiamo Signore! ».
La mamma di Francesco

Lettere su «Fratelli responsabili?»

Ho letto l’ultimo numero tutto d’un fiato, dal principio alla fine. È stato come avere ospitato degli amici in casa nostra, dopo avervi veduto in fotografia, voi tutti della redazione, e che, secondo il mio modesto parere, state andando avanti sempre meglio.
Negli articoli si sente che c’è la volontà e la forza di trasmettere, oltre alle informazioni (sempre molto utili), anche il vostro amore, a persone che cercano amore e speranza.
L’articolo di Mariangela? Mi sembrava sentirla… Ma come non capire che scrive sempre con Chicca vicino a lei?
Un grazie particolare anche a Chiara Frassineti, perché con la sua modesta semplicità, mi ha fatto fare un viaggio impossibile, per conoscere e ricordare spesso situazioni e persone che dovremmo ricordare sempre nelle nostre preghiere e nelle nostre riflessioni.

F.G.

Sul tema della «responsabilità» di sorelle e fratelli di ragazzi handicappati, che abbiamo trattato nell’ultimo numero di Ombre e Luci, vorremmo conoscere le opinioni, e anche le esperienze, degli interessati, perché pensiamo di tornare su questo argomento così difficile.

Dialogo aperto n. 30 ultima modifica: 1990-06-19T10:02:25+00:00 da Redazione

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