In generale possiamo dire che le persone che associano in sé varie minorazioni. Una loro definizione rimane comunque confusa e complessa, ma tentiamo lo stesso una descrizione, allo scopo di aiutarci a identificare il tipo di persone a cui ci riferiamo.
I vari deficit che si sommano sono di ordine:
- sensoriale: sono cioè colpiti gli organi di senso, soprattutto vista e udito, con conseguente cecità e/o sordità più o meno completa;
- neurologico: cioè un danno del sistema nervoso centrale, colpito da lesioni di varia natura con conseguente deficit motorio (paralisi spastica, emiplegie, paresi, ipotonia muscolare…) e/o disturbi «focali» (epilessia con crisi convulsive, o assenze…)
- disordini psicocomportamentali (che quasi sempre si sommano ai precedenti).
Nonostante una grande variabilità di situazioni individuali, si riscontrano, come comune denominatore:
- ritardo del processo evolutivo;
- difficoltà nell’apprendimento;
- disturbi del comportamento e della comunicazione (autismo, stereotipie, aggressività…);
Le cause di questi danni, quando conosciute, possono aver agito in diversi momenti:
- nel periodo prenatale: è il caso delle malattie ereditarie (molto più rare di quel che comunemente si pensa, come le facomatosi o altre rare malformazioni), ma soprattutto delle infezioni materne in gravidanza (in particolare rosolia, citomegalovirus, toxoplasmosi) che portano al bimbo conseguenze tanto più gravi quanto più precoci; ricordiamo inoltre la Rx-terapia, il diabete materno, l’uso di certi farmaci.
- nel periodo perinatale: in relazione al parto e comprendono soprattutto l’asfissia neonatale, le emorragie intracraniche e i traumi (da forcipe o ventosa).
- nel periodo postnatale: è il caso delle encefaliti della prima infanzia infettive o tossiche, delle sepsi, disidratazione, disturbi circolatori gravi, traumi…
Cosa si può fare allora, per ridurre il rischio che si instaurino questi danni? Premesso che nella maggior parte dei casi non è possibile prevedere o evitare tali eventi, si possono comunque mettere in pratica alcuni accorgimenti:
- rivolgersi al consultorio prematrimoniale se si ha il dubbio di essere portatori di qualche malattia ereditaria (raro) o per accertare eventuale incompatibilità Rh;
- vaccinarsi contro la rosolia etc. ;
- evitare l’assunzione di certi farmaci in gravidanza e di sottoporsi a radiazioni;
- osservare alcune norme igieniche in gravidanza, come stare lontano da animali (cani, gatti…)
- se c’è in famiglia qualche altra persona gravemente handicappata dalla nascita, rivolgersi ad un consultorio di Genetica presso le cliniche universitarie dove si offre questo servizio, per poter intraprendere più tranquillamente altre gravidanze, qualora si tratti di genitori che hanno già avuto un figlio colpito.
di Anna Cece, 1986
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.13, 1986
Sommario
Editoriale
Non vede, non sente, non comunica di Mariangela Bertolini
Dalla disperazione alla speranza di Marie Hélène Mathieu
SCHEDA - Le persone plurihandicappate di Anna Cece
Ora sappiamo che tutto ha un senso di Olga Burrows Gammarelli
Un salsicciotto e tanta acqua di un papà
"Mio Dio com’è duro vivere nella prova" di M.F. Heyndrickx
Il verdetto dei medici di M.D.
Vede, sente e parla attraverso le mani di Nicole Schulthes
Rubriche
Libri
Emiliana e l’handicap di Cosimo Fornaro
Il bambino non vedente pluri-minorato di E. Ceppi e al.
Il mio bambino a cura della John Tracy Clinic
Disabilita e intervento – “Apprendimento controllo degli sfinteri” Quaderni della Lega del Filo d'Oro, a cura di Nisi e al.