Domenica 10 gennaio, una data indimenticabile. Ancora oggi mi sento quasi sollevata da terra quando rivedo con il ricordo il Santo Padre celebrare il battesimo di mio figlio.

Il Suo sguardo così profondo e mistico che trasmette luce, sembra voglia dire di aver fede, sempre di più, specialmente quando si è molto tristi e si devono superare prove più grandi di noi.

Carletto è felicità e gioia mai provata prima: giocare con un batuffolo sorridente è un dono immenso del Signore, fatto, forse, al coraggio di metterlo al mondo dopo la difficile esperienza della mia Manuela, una bambina dolcissima, ma con tanti seri problemi.

Intendo seri nel senso che non vede, non parla e cammina con difficoltà. Ha un comportamento spesso difficile e per me incomprensibile. Proprio lei mi ha insegnato a pregare e ha fatto sì che mi accorgessi che esiste « Qualcuno che ci ama e non ci abbandona mai… ».

Tramite Manuela ho conosciuto famiglie come la nostra e giovani pieni di vita. Poter contare, nel momento del bisogno, su una vera amicizia, aiuta ad affrontare il futuro.

Credo sia molto importante lottare senza stancarsi; anche il sole spesso viene offuscato da nuvoloni e magari piove, ma di sicuro torna il sereno.

Queste parole possono sembrare facili a qualcuno, ma non è così. Sono state accompagnate dalle grida di Manuela che mi vuole, che esige la mia presenza accanto a lei, mentre Carletto mi guarda sorridente dalle braccia di suo padre.

Brunella d’Amico, 1981

Ma di sicuro torna il sereno ultima modifica: 1981-12-20T14:50:34+00:00 da Redazione

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