La sera del 19-4-1981

Comincio ad essere vecchio e la mia testimonianza è questa: viviamo in un mondo in cui l’inquietudine e l’angoscia sono grandi e nel cuore di ogni uomo c’è la paura.

Io ho paura.

Davanti a questa violenza possiamo reagire in modo diverso: ci lanciamo nelle attività, diventiamo aggressivi, o ci ripieghiamo su di noi e ci chiudiamo.

So una cosa: ho il potere di distruggere o di dare la vita. Posso distruggere con la mia aggressività e la mia collera distogliendo lo sguardo dagli altri, oppure dare la vita, guardando la gente negli occhi, tacendo, dando la mano, sorridendo e ascoltando, amando.

Quando sono stanco e scoraggiato, è più difficile ascoltare gli altri; tendo a impormi invece di accogliere. Dentro sono vuoto, non posso ascoltare. Posso cantare canti belli, fare tanti bla-bla-bla, ma, se sento dentro di me questi vuoti e questa aggressività, cantare o fare bla-bla-bla, non serve a niente.

Quando vedo qualcuno in difficoltà, la sua difficoltà mi rimanda alla mia. Comincio a scoprire che abbiamo tutti lo stesso problema: facciamo fatica ad ascoltare e a frenare l’egoismo.

A 52 anni incomincio ad imparare che quando dico le mie difficoltà all’altro, scopro di avere gli stessi egoismi e allora possiamo aiutarci.

È così importante avere il coraggio di farsi aiutare.

Per dare la vita abbiamo bisogno gli uni degli altri. Abbiamo bisogno degli altri per uscire dalla prigione, dal guscio.

Gesù aspetta.

Come bambini gli diciamo: “Non ne posso più, aiutami a crescere”.

Gesù ci aiuta a trovare il senso del nostro esistere, per non vivere alla periferia, all’esterno.

Dio ha fiducia in noi. Questa sera dice a ognuno di noi:

“Tu sei mio figlio, ho fiducia in te”.

Vuole che noi abbiamo fiducia in noi stessi. Anche gli occhi di un bambino possono darci fiducia.

Attraverso lo sguardo di un bambino o di un handicappato può dirci: “Ho fiducia in te” e in quel momento ci guarisce.

(dagli appunti di un partecipante)

“Dio è amore e chi dimora nell’amore, dimora in Dio e Dio in lui”.

Queste parole di San Giovanni sono state scelte dal Papa per i pellegrini di Fede e Luce e scritte di sua mano.

Joannes Paulus PP.II Pâques 1981

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.29, 1981

Jean Vanier ai giovani ultima modifica: 1981-09-16T18:59:34+00:00 da Redazione

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