Da Condé…
Gli amici incontrati in casetta il 14 ottobre, ci scrivono per ringraziarci dell’accoglienza “… malgrado la lingua diversa, l’incontro e la comprensione sono facili fra tutti a Fede e Luce… è difficile dire tutto quello che ci ha colpito: bisogna averlo vissuto come noi lo abbiamo fatto, insieme mano nella mano… certo il momento culminante del nostro pellegrinaggio è stato quando il Papa ha preso fra le braccia il nostro piccolo Christophe…”
Cher Marie Angèle di Casa San Amico da Fede e Luce
Una richiesta di aiuto
Ho ancora ricevuto l’ultimo numero del vostro bel bollettino. Grazie. Ma non so se codesta Direzione ha ricevuto la mia lettera di mesi fa. Vi dicevo con umile riconoscimento, che ad una vecchia di circa novant’anni, che neppure più esce di casa, non è più possibile tenere i contatti. Appena continuo con le poche energie che mi restano, l’assistenza al fratello 74enne totalmente handicappato, anche sensoriale, dall’età di 1 anno, scongiurando Iddio a sostituirmi, con un motivo quando Egli mi chiamerà.
Avrei bisogno assoluto di persona disponibile di età, doni di mente e di cuore per fare questa parte, che è missione, seppur non grave. Ma dove si trova? E per una maestra elementare in pensione, che non ha le disponibilità finanziarie che sono richieste oggi, dove trovare un’altra scelta?
Il farmela incontrare, sarebbe una vera carità.
Dite anche per noi una preghiera, ed io, nelle mie, continuerò a chiedere per tutti voi la grazia della continuazione del bene per i vostri figli, d’una possibilità del vostro amore per loro fino alla fine, con la serenità per voi che nasce dalla somma dei sacrifici che tutto comporta.
Grazie e buon Natale
Colombina Vanetti Via Colli 14 (TORINO)
Arrivederci…
… Nel momento di lasciare Roma, vorrei ringraziare Dio, la Compagnia dei Gesuiti e tanti amici per tutte le gioie e i servizi che ho potuto vivere qui in Curia… Non dimenticherò facilmente questa percezione della vita della Chiesa e della Compagnia, in questo incrocio dove passano quasi tutte le correnti vitali della nostra cristianità. Accanto a questo ho desiderato e cercato sempre di restare in contatto diretto con la comunità cristiana locale, fra gli altri con gli amici di Fede e Luce con i quali ho vissuto momenti intensi e incontri stimolanti….
Lasciando tutto questo, il velo di nostalgia è annullato dalla certezza che tali amicizie non si perdono nel nulla, anche se cambia il modo e il ritmo dell’incontro.
Grazie a tutti di aver potuto vivere insieme questa ricchezza che inaugura già da qui il Regno!
Resterò a Roma in Gennaio. Poi andrò a “piantare la mia tenda” al Centre Spirituel St Robert Bellarmin (25 rue Marcel Lecomte, 5150 Wépion – Belgio; Tel. 0032 – 81 – 714731)
Sono certo di poter contare sulla preghiera e l’amicizia di tutti. Il mio pensiero e la mia preghiera vi giungano con l’augurio che la Stella di Natale vi guidi verso la pienezza della gioia, in Gesù. Alleluia!
Marcel Bégaert
Cari amici di Fede e Luce
È un pezzo che desideravo scrivervi. Vi ho lasciati senza potervi salutare, prima di partire per Genova. Vi scrivo perché ho ricevuto l’ultimo numero di “Insieme” e ancora per farvi gli auguri di Natale.
Ho letto, con un pizzico di nostalgia, il resoconto dei vostri campeggi, delle vostre esperienze. Ho letto anche la bella notizia che Robert è diventato prete. Anche se so che per voi c’è un po’ di rimpianto dato che anche lui è lontano.
È dispiaciuto molto anche a me lasciarvi. Siete dei cari amici e mi ci sono affezionato. Vi ricordo ma non vi nomino perché non voglio dimenticare nessuno.
So che il modo migliore per restare legato a voi non è certo quello di abbandonarsi alla nostalgia. Ho imparato da Fede e Luce che la cosa più bella e creatrice dei legami di amicizia anche qui a Genova. Ho già conosciuto Mario e i suoi, Titita, Pinuccio e le loro famiglie. Spero proprio che gli amici di Fede e Luce diventino sempre di più.
In occasione del Natale auguro a me e a voi che Gesù bambino ci dia la Fede di essere convinti di non fare distinzioni: abbiamo una stessa dignità e uno stesso Padre. Ci dia la Luce necessaria per capire il modo migliore per creare dei legami di amicizia.
Vi saluto con tanto affetto. Non preoccupatevi, sto bene e comincio a trovarmi, in questo nuovo ambiente. Pregate un po’ per me. Io lo faccio già. Ciao a Tutti!!!!
Don Andrea Bertoldo – Parrocchia Nostra Signora di Coronata
15162 Genova-Cornigliano
L’amicizia
Cari amici di FEDE E LUCE, scrivo questa mia esperienza: un’esperienza ancor più accesa a proposito della “fedeltà” mi piace citare, una testimonianza di una mia cara amica handicappata, Zaira. Zaira non più giovane, ma robusta e sempre pronta a piccoli servizi con chi condivide le sue giornate…tuata nella gita con il nostro gruppo di “Sant’Anna” a Bassano Romano.
Ho capito, che la vita e l’amicizia sono veramente i più bei doni del Padre Celeste. Un’amicizia vera deve avere come fondamento il disinteresse, l’attenzione all’altro, la lealtà nei momenti difficili, la fedeltà del tempo.
A proposito della “fedeltà” mi piace citare, una testimonianza di una mia cara amica handicappata, Zaira. Zaira non più giovane, ma robusta e sempre pronta a piccoli servizi con chi condivide le sue giornate…
Zaira anziana malediceva la vita, anzichè lamentarsi della vita, anziché disperarsi per le ‘mareggiatèche assalgono la sua esistenza, lei nel ricordo dell’amicizia e di ‘fede e luce” ha il coraggio di dire: “queste mareggiate devono invitare noi a porgere l’altra guancia e a vivere prima di tutto noi stessi”.
Chi è venuto alla gita a Bassano-Romano, ricorderà che stupenda giornata di vera amicizia, anche se il cielo era grigio e pioveva, anche se le “mareggiate” di Roberto e Elena erano un linguaggio che io non ho potuto capire, però li ho amati li amo, li amerò sempre.
Chiudo ringraziando Zaira per la sua testimonianza così pura che ci ha voluto dare, “dono” senz’altro gradito a tutti gli amici. Sì cara Zaira, io mi faccio interprete per ringraziarti da parte “FEDE E LUCE” di Roma.
Vittoria Cori
Natale 1979
Con mia grande gioia ho potuto partecipare alla festa di Villa Patrizi in occasione del Santo Natale.
Era molto tempo che non andavo a questi incontri perché ho mia sorella Pina ammalata e quando ho un po’ di tempo libero cerco con tanto affetto e tanto amore di dedicarmi a lei.
È tanto cara, vuole un mondo di bene a mia figlia Agnese ed ai suoi amici, li conosce quasi tutti uno per uno.
Ho voluto esternare questo mio dolore nella speranza che vogliate aiutarmi con le vostre preghiere così il Signore le darà più forza e coraggio per sopportare le sue sofferenze.
Tornando alla festa di Villa Patrizi sono stata sorpresa e felice di vedere insieme al mio gruppo Don Vittorio il quale è rimasto con noi tutto il pomeriggio concelebrando la Santa Messa. (Lo sapevo sempre molto occupato, penso che debba aver abbandonato per mezza giornata la sua attività pastorale.)
Bellissimo il momento delle candeline accese, la Chiesa al buio e i nostri cuori commossi ringraziavano il Signore per averci dato ancora una volta la possibilità di sentirci tanto uniti.
Angela
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.24, 1980