La scuola americana “Marymount” ci ha ospitati per la quarta volta. È stato un ritrovarsi gioioso, quel lunedì mattina della fine di giugno. Il pulmino della scuola “Kendale” ha fatto un servizio puntuale ed economico (abbiamo pagato solo la benzina) fra la FAO e la scuola, e viceversa.

Il giovane e simpatico autista Maurizio non solo ci ha dimostrato le sue doti di gentilezza, buon umore e pazienza, ma ha anche deliziato tutti con la sua abilità nel suonare la tromba. Rimanevamo tutti a bocca aperta, e i bambini non volevano mai che smettesse. Roberta, poi, era affascinata, non si sa bene se più dalla tromba o del trombettista…

Ma questa non è stata l’unica novità… musicale di quest’anno. C’era Sister Gert, francescana degli Stati Uniti, con un sorriso sempre pronto e una chitarra altrettanto pronta a creare un’atmosfera allegra e spensierata, oppure tranquilla e rilassante, a seconda di quello che la situazione richiedesse.

I lavori manuali, e specialmente i deliziosi quadri-collage di Maité fatti con avanzi di stoffe, hanno avuto molto successo.

L’ora della piscina, naturalmente, era il momento culminante della giornata, e c’era sempre qualcuno che si accingeva a mettersi in costume da bagno con una buona mezz’ora d’anticipo. Uno di questi è un veterano del campo: Nahwed, del Pakistan, che adora l’idea di andare in piscina. Ma dopo un po’ che sta lì, ci lascia capire con gesti inequivocabili che, secondo lui sarebbe ora di andare a mangiare, mentre l’orologio dice che mancano ancora quaranta minuti buoni all’ora di pranzo.

Tutti sono felici in acqua, anche chi, le prime volte, era incerto se lasciarsi tentare. Si mormorava perfino, sotto gli alberi secolari di Marymount, che una certa Rosaria stesse per trasformarsi in sirena, non fosse stato per la ferma volontà di mamma… di non permettere una cosa del genere.

Anche quest’anno abbiamo avuto l’aiuto prezioso di molti teen-agers, tre studentesse della Marymount, un nutrito gruppo della St. Georges, ed altri ancora. Carlo e Roberto avevano ciascuno due angeli custodi instancabili, e si vedeva che stavano bene insieme. Quando poi questi (gli angeli, non C e R) avevano bisogno di riprendere fiato, ricorrevano alla compagnia dolce e riposante di Clelia e Tiziana, che regalavano loro dolcissimi sorrisi, in cambio di un giretto in passeggio.

Personalmente, ricordo con gratitudine i momenti passati con Elena, durante la siesta, nell’ombra profumata dei pini e dei cipressi, a scoprire insieme quali canzoncine e giochetti conoscevamo. E chi avrebbe riconosciuto nella ragazzina sempre pronta a fare dispettucci alle spalle di tutti la Giorgina timidina dell’anno scorso?

Di anno in anno, cambiamo e cresciamo. E bello ritrovarsi al Marymount per constatarlo.

Yvelise, 1979

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.23, 1979

Marymount, un’estate di musica e sorrisi ultima modifica: 1979-12-16T17:10:34+00:00 da Redazione

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