Cari amici, ho aspettato con impazienza l’ultimo numero di “Insieme”, il numero 20. Sono rimasta delusa. Non c’era niente di nuovo, niente di particolare interesse. Dopo aver letto le prime pagine, il mio entusiasmo incominciava a diminuire.
Perché tutte queste testimonianze, tutte uguali? Con la possibile eccezione di Maria Grazia, che esprimeva un sentimento valido con stile e poesia; le altre, specialmente quelle scritte dalle mamme, assomigliavano tanto tra di loro che sono riuscita a finire il giornale con fatica. Tanto è vero, che mi sono chiesta se il giornale avesse cambiato direzione e la nostra cara Nicole avesse dato le dimissioni!
Altri numeri di “Insieme” contenevano articoli particolarmente interessanti, come la visita di David Byrne a Scuola Serena, i metodi di insegnamento alla Scuola Romagnoli, una descrizione della vita in comunità dell’Arche, campeggi, incontri, pellegrinaggi, formazione di nuovi gruppi, arrivo di nuovi amici a “Fede e Luce” e così via.
Forse perché sono una mamma anche io, devo ammettere che trovo la testimonianza delle mamme particolarmente deprimente. Mentre ognuna di queste testimonianze sarebbe stata valida per conto proprio, mettendone tante insieme, una appresso all’altra, il risultato era un po’ pesante, mancando di varietà.
Nel prossimo numero forse ci sarà un resoconto del pellegrinaggio a Loreto, ancora in fase organizzativa e più tardi nell’anno ci sarà il katimavic di Jean Vanier da raccontare. Si può parlare anche di altri gruppi, non appartenenti a “Fede e Luce”, che lavorano con gli handicappati con lo stesso spirito. Mi riferisco in particolare al gruppo che si chiama “Crescere Insieme” e che ha la sua sede nella chiesa di Cristo Re. Hanno mandato una lettera a “Fede e Luce” che parlava di questo gruppo, ma non è stata pubblicata. Io personalmente trovo nuovo coraggio e speranza ogni volta che vengo a sapere di altre persone che si danno da fare in questo campo, o singolarmente o in comunità.
Che pensano gli altri lettori di “Insieme”!? Ho esagerato io, forse? Date anche voi qualche suggerimento per il miglioramento del giornale.
Affettuosi saluti
0lga Gammarelli
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.21, 1979