Il reparto giovanile di un centro di salute mentale di Tel Aviv propone a cinque ragazzi di partecipare a un corso di teatro come aiuto nel percorso terapeutico: superate le tante riserve iniziali, qualcosa scatta negli adolescenti. Tratta da una storia vera, questa pièce teatrale ha un’attenzione grandissima per le parole. I cinque adolescenti, ad esempio, non sono ricoverati, pazienti, degenti con problemi psichici: «I ragazzi. Preferisco “ragazzi”». O ancora: «“Cos’ha?” “Oh, questa è una domanda che non mi piace. (…) non è una diagnosi a definire una persona, ma è la persona a definire la diagnosi”». In un mondo adulto assente, in una società frenetica e distratta, l’ascolto e la vicinanza iniziano proprio da loro. Dalle parole.
Chi come me
Autore: Roy Chen
Traduzione: Shulim Vogelmann
Editore: Giuntina
Pubblicato: Pagine: 120
Prezzo: 12€
ISBN: 9788880579984
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.166