Versione testuale:
Salve a tutti, sono Davide Passeri. In questi cinque podcast cercherò di dare una mia valutazione su quanto visto nelle cinque serate del 74º Festival della Canzone Italiana. Ringrazio Ombre e Luci per questa possibilità.
Premetto che non sono un critico musicale né un DJ affermato; sono soltanto un umile ascoltatore di musica, acquirente di dischi fin da quando ero piccolo e che per anni ha seguito il Festival di Sanremo.
Benvenuti alla terza puntata di “Sanremo fin dove l’ho visto”. Volevo fare una confessione: in realtà, ieri Sanremo non l’ho visto direttamente, ma l’ho recuperato tramite la piattaforma “RaiPlay”, che consiglio a tutti di scaricare perché è ben fatta e permette di vedere tutto il Festival e molto altro. Ieri sono stato al Teatro Brancaccio a vedere Virginia Raffaele, una grandissima attrice comica e anche ballerina, che si è esibita nello spettacolo “Samusa”. Magari proverò a fare una recensione audio prossimamente. È stato davvero un bellissimo spettacolo, lo consiglio vivamente a tutti fino all’11 febbraio per chi può raggiungere il Teatro Brancaccio di Roma, e poi in tour in tutta Italia.
Tornando al Festival di Sanremo, prima di parlare della terza serata, vorrei condividere alcune cose. Intanto, volevo dire che Amadeus ha indirettamente risposto a un mio dubbio manifestato nel primo podcast. Avevo chiesto perché non avesse diviso i Big facendo esibire 15 artisti per serata anziché tutti e 30 in una sola serata e poi gli altri in due serate separate. Amadeus ha spiegato che ha adottato questo sistema per far uscire tutti contemporaneamente, senza penalizzare nessuno. Dividere avrebbe generato più curiosità nel pubblico, ma non avrebbero tutti avuto la stessa visibilità nello stesso momento, come ho discusso nel primo podcast.
Nella seconda serata, mi sono dimenticato di menzionare un aspetto importante: la co-conduttrice della serata, Giorgia, che ha esordito con una performance e poi si è esibita in un medley dei suoi successi.
Passiamo ora alla terza serata. La co-conduttrice Teresa Mannino è stata fantastica, con la sua naturale capacità di far ridere. Ha dato un tocco di freschezza all’evento. Poi c’è stato l’ospite d’onore, Russell Crowe, che oltre ad essere un attore è anche un cantante rock con la sua band. Ha annunciato un tour estivo in Italia, con una data speciale a Roma il 23 giugno. Anche Eros Ramazzotti è stato ospite, esibendosi con “Terra promessa”, brano che lo ha lanciato 40 anni fa.
La gara nella terza serata ha visto esibirsi i secondi 15 Big dei 30 in gara, mentre gli altri 15 sono stati presentati dagli artisti della serata precedente.
Diversi ospiti hanno arricchito la serata, tra cui Gianni Morandi, Sabrina Ferilli e Paola e Chiara. Momenti di riflessione sono stati introdotti dal monologo di Teresa Mannino sulle differenze linguistiche e sull’importanza dell’arte. Infine, il coro della Fondazione Arena di Verona ha eseguito l’aria “Va pensiero” dal Nabucco di Verdi.
La classifica dei primi 5 Big vede al quinto posto Mr. Rain con “Due Altalene”, al quarto Il Tre con “Fragili”, al terzo Alessandra Amoroso con “Fino a Qui”, al secondo Ghali con “Casa Mia” e al primo Angelina Mango con “La Noia”.
Questo conclude il terzo podcast. Vi aspetto per la quarta puntata del Festival di Sanremo. Grazie e arrivederci! Davide Passeri.
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