A te,
bambino mio,
che ridi a cosa
a me sconosciute,
chiuso in un mondo
il quale non ha rispondenza
in quello che io vedo
A te,
figlio mio,
così sperduto e lontano a volte
eppure sempre vicino
all’animo mio,
sia che tu tenda la mano aperta
a me ed a tutti
sia che tu sfugga
in disparte
rifiutando aiuto
A te,
figlio,
al quale ho dato un giorno la vita
sognando grandezze
che non potrai raggiungere
A te
grazie
perché ci sei.
– Una mamma di “Fede e Luce”, 1976
A nome di tutti: GRAZIE!!
Questo articolo è tratto da:
Insieme n.10, 1976
A te bambino mio
ultima modifica: 1976-09-20T18:30:34+00:00
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