La vacanza estiva alla Bicoca è giunta puntuale, dopo il primo turno. Io quando ho ricevuto la telefonata da Alessandra Ruggeri ho capito tutto, cosa portare, dai vestiti fino al costume da bagno. Quando sono in procinto di partire sono sempre pronto. C’è l’impazienza per le ore che passano, e l’attesa finale prima dell’appuntamento preciso. Alle ore 4:00 mi sono presentato sotto casa, e quando lei con Roberta sono arrivate ero pronto a entrare in macchina. Non abbiamo fatto soste da nessuna parte, ci siamo diretti fino al posto lontano, che è circondato dal verde e da un bel panorama di montagna. E poi noi ci sistemiamo in una stanza sia dentro che nelle casette esterne, con quattro letti, io non sono mai stato contento come a questo campo, forse perché non ho conosciuto altri di altre comunità. Pero con chi c’era sono stato bene mi sono comportato bene, sono stato tranquillo in silenzio ho ascoltato chi mi diceva cosa dovevo fare, e poi dopo ho avuto libero sfogo di andare ovunque.
Alle terme non ero contento, mi sono bagnato e l’odore che non mi piace era forte, ma ho retto e sono uscito alla fine con loro, ho portato in bagno Gianni, la madre era preoccupata e voleva sapere dov’era e io ho risposto “sta qui!”, poi io sono salito a cavallo è per me una bella cosa, saper salire in groppa e avere una ragazza con cui parlare. Io posso parlare con ogni persona, me lo sono prefissato seriamente, e poi ho visto chi saliva e le persone della scuola di equitazione erano bravi sia maschi che femmine. Ho mangiato il gelato, ho seguito attentamente quando c’erano i cerchi dove raccontavano delle fiabe sulla ragazza da dare in sposa, e del topolino da sposare. Poi ho cantato, fatto il bagno e ho visto il lago di Bolsena, località Marta. Ho mangiato bene, ho parlato, ero disponibile anche nell’aiutare chi aveva bisogno del mio aiuto. La luce della comunità è in noi!
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