Che sono anche, a volte, giustamente severi. Con l’importante mediazione degli educatori che conoscono molto bene ciascuno dei ragazzi. Seguiti con affetto dai loro familiari, contenti soprattutto che finalmente i loro amati figli si possano confrontare con una realtà tanto sognata e attesa, da vivere come una sfida.
Non sappiamo quale sarà l’esito del tirocinio né se li aspetta un’assunzione nello stesso albergo.
L’idea viene da un programma svedese ed è stata adattata alla nostra realtà. L’impianto non è particolarmente nuovo: nuovi invece i protagonisti, davvero spontanei e diretti. Con la supervisione dell’AIPD, disponibile a informare le aziende che siano interessate alla possibilità di assunzione.
a cura di Cristina Tersigni, 2014
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.125