La sua vocazione di medico è nata dal desiderio di curare. Grande ricercatrice, ha partecipato alla scoperta e alla descrizione di numerose patologie legate ad alterazioni cromosomiche. È stata eletta all’Accademia Nazionale di Medicina francese nel 1995. È stata collaboratrice e braccio destro del professor Lejeune per oltre quarant’anni ed è stata una dei tre fondatori dell’Institut Jérôme Lejeune nel 1998. Per sessant’anni si è dedicata alla cura delle migliaia di persone che ha visitato in consultazione. Con il suo sguardo amorevole ha avuto un impatto profondo sui pazienti e sulle famiglie che hanno incrociato il suo cammino.
Christel Quaix, ombresetlumiere.fr – 20 aprile 2023
– Leggi utti gli articoli di Marie-Odile Rethoré
Estratto del discorso di Marie-Odile Rethoré alla Festa dei nonni organizzata dall’OCH il 16 gennaio 2010.
“Guardate questo bambino non come un bambino disabile, ma come un nipote che ha il vostro messaggio ereditario, con le sue ombre e le sue luci.
Questo bambino ha un segreto che solo lui o lei possiede. E tutta la sua educazione deve permettergli di sbocciare e di diventare ciò che è veramente. Ci vuole una tenerezza ferma o una tenera fermezza. Non lasciatevi intimidire: tirate i capelli, strappate gli occhiali, insultate! A volte basta dire no, no, no… senza gridare, a bassa voce, guardando il bambino con tenerezza. Quando c’è un movimento violento, mantenete un momento di silenzio dopo aver messo il bambino a distanza.
La sofferenza del padre è forte quanto quella della madre, ma si esprime in modo diverso. Se hanno un atteggiamento distante, non giudicateli. Spesso è per pudore. Forse è semplicemente perché vostro genero ha paura di piangere. Spesso ci dimentichiamo di aiutare i padri. Ma l’educazione a casa dipende molto dal padre.
I nonni devono aiutare il nipote disabile a essere orgoglioso di lui. Tutto ciò che dà a questo bambino, adolescente o adulto un senso di dignità è estremamente importante.
Il nipote disabile non è un angelo o una bambola rotta! Dovete aiutarlo ad avere dei progetti, renderlo responsabile degli altri fin da bambino, dargli una responsabilità in cui nessuno lo sostituisca: innaffiare le piante, mettere l’acqua al cane… e se non lo fa, peccato, nessuno lo farà per lui. Lasciategli una responsabilità al suo livello.
Siate attenti, saggi, non timidi! Dobbiamo assolutamente trovare il modo di far crescere questo bambino ai nostri occhi, ai suoi e a quelli degli altri.
I funerali saranno celebrati martedì 25 aprile alle 11 a Saint Sulpice a Parigi.