Sa fare l’amica

Fatima ha 11 e frequenta la prima classe della scuola secondaria, alcune ore al giorno. I suoi compagni dicono di lei:
Con Fatima mi piace ballare, cantare, giocare in Tau quando vado a trovarla. Poi cantiamo insieme le canzoni dello zecchino d’oro, leggiamo i libri e balliamo le canzoni del Cre e la danza kuduro. Lei è molto simpatica e gentile, sa sempre come tirare su il morale e non smette mai di sorridere. Ma è una zabetta, in senso buono, perché è una ragazza e quindi le piace chiacchierare: a scuola, parla quando il professore sta parlando e quando decidiamo i giochi vuole quasi sempre che facciamo quello che ha proposto lei.
Insomma è testarda. Ma è divertente, è unica e sa fare l’amica. Mi piacerebbe andare a Castione con lei, dormire a casa sua e giocare a fare le dive. E raccontarci tanti segreti.
Paolo

Posso farti le coccole?

Cristopher ha 4 anni ma è ancora piccolo per andare alla scuola dell’infanzia. Non ha molte pretese, purchè abbia l’attenzione di qualcuno. Uno dei giorni che preferisce è il venerdì quando Cinzia viene in Tau a fargli i massaggi.
Quando ho deciso di condividere con mia figlia adolescente un’esperienza di volontariato in Tau, mi ha fatto molto piacere che lei coltivasse in cuor suo lo stesso pensiero. E’ bello parlare delle stesse persone, condividere le stesse cose anche quando sembra che i figli si allontanino un po’. Sono infermiera professionale ed insegnante di massaggio infantile; da diversi anni lavoro in servizi per la prima infanzia ma non mi sono mai occupata prima d’ora di bambini con bisogni speciali. In Tau, oltre a trovare un ambiente accogliente ho sentito di essere come in una famiglia. Nel mio lavoro di insegnante di massaggio insegno ai genitori le tecniche e sono loro a massaggiare il bambino. In comunità il massaggio è una prassi già collaudata e sono gli educatori a praticarlo.
Non penso di aver nulla da insegnare ma penso di aver molto imparato dagli educatori e soprattutto dai bambini che mi hanno permesso di entrare in relazione con loro. Una delle cose fondamentali del massaggio infantile è la richiesta del permesso, cioè posso massaggiare il bambino solo se lui me lo permette.
Non è stato facile restare costantemente in ascolto di Cristopher e dei suoi bisogni cercando di capire i suoi canali di comunicazione. Mi sono resa conto che ci voleva tempo… Sì , è il tempo che in tutte le relazioni aiuta e rassicura. Il massaggio è un dare ma anche un ricevere, ed ogni volta che esco da quella porta sento di avere molto ricevuto. Grazie.
Cinzia

E poi ci siamo sposati

Andrea ha 5 anni e frequenta una scuola dell’infanzia multietnica. Gli piace essere al centro dell’attenzione dei suoi compagni ed è un rubacuori.
Cosa ti piace fare con Andrea?
Mi piace fargli le coccole e accarezzarlo, mi piace fare con lui i giochi con i palloncini. A me piace tanto accarezzarlo e mi è piaciuto fare la mamma di Andrea e fargli le coccole. Con Andrea mi piace spingerlo quando siamo in salone, mi piace quando lo sogno, mi è piaciuto fare il gioco del bosco quando Andrea era seduto tra le foglie e noi gli buttavamo le foglie addosso e lui era felice e sorpreso, si agitava e apriva tanto la bocca e gli occhi e sbatteva i piedini. E poi, arruffargli i capelli e farlo arrabbiare, vedere la sua faccia divertita quando la maestra richiama i bambini, fargli le pernacchie sulla pancia e sul collo, fargli tanto solletico.
Cosa ti piace di Andrea?
Mi piace perché è sempre felice e poi è un “cucciolone” che mi fa felice quando sono triste. Mi piace perché ha gli occhi azzurri.
Cosa gli vorresti dire?
Che gli voglio bene – che gli facciamo capire quanto gli vogliamo bene e lo aiutiamo facendogli le coccole quando ha bisogno, quando mangia, quando gli cade la testa, quando scivola mentre è seduto sui cuscini. Io ho sognato che la maestra accompagnava Andrea in giardino con la sedia, all’improvviso Andrea è sceso dalla sua sedia e comincia a camminare. Poi io e Andrea ci siamo sposati.

Un classico cowboy

“Da quando Daniele è con noi, passo la maggior parte del mio tempo con lui, e in questi undici mesi è nata una sorta di complicità maschile, come scherzosa “difesa” da tutte le donne e “donnine” della comunità. Mi ricorda il classico cowboy da film western, tipo Clint Eastwood: tranquillo, buono, mite. Ma quando per qualche motivo si arrabbia, come in ogni film western che si rispetti, non esita a mostrare l’altra faccia della medaglia. La più grande difficoltà che ho con lui, è nell’interpretare i suoi lunghi silenzi: quando non ha voglia di comunicare, diventa difficile relazionarsi. Per contro, mi piace pensare che una delle sue grandi difficoltà sia quella di sopportare i miei lunghi sproloqui”..
Paolo

Momenti con Linfa

“Ricordo un sabato pomeriggio: quando sono arrivata Linda era lì nel girello ad aspettarmi. Insieme abbiamo giocato e letto una storia, poi con l’educatrice abbiamo notato che era un po’ stanca e l’abbiamo messa nel lettino. Lei ha stretto il mio dito e si è addormentata in poco meno di dieci minuti. In quel momento ho provato una bellissima emozione: credo che vedere un bambino che ti guarda con due occhioni pieni e che poi ti stringe il dito per addormentarsi sia la cosa più bella”.
Jessica

Chissà da grande

Mattia ha 12 anni e frequenta la scuola potenziata. Alcune attività le svolge con i compagni della 4B, che dicono di lui.
Con Mattia mi piace dipingere e fare ginnastica. Mattia è bravo a fare girare le cose, che io non ci riesco come fa lui. E’ simpatico, intelligente e responsabile.
Ma quando si arrabbia non riesce tanto a controllarsi e se ti prende il braccio lo stringe perché ha tanta forza. Secondo me non ha difetti, perché tutto quello che fa è un pregio. E’ fortunato perché fa tante cose con noi. E’ proprio un bravo ragazzo!
Vorrei chiedergli se vuole essere mio amico, come un fratello, ma lui è sordo. E chissà cosa farà da grande. A lui piace fare il gioco del “lupo” perché deve rincorrere gli altri per prenderli. E sa usare il computer e trascinare gli oggetti con il mouse. E’ un grande!

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.117

Dicono di loro ultima modifica: 2012-03-16T10:00:58+00:00 da Père Christian Mahéas

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