A Torino incontra colleghi scettici per la sua provenienza e delusi perché donna; nella sua testa riecheggiano imperiosi gli insegnamenti ricevuti durante la specializzazione che la indirizzano sulle azioni da compiere con i suoi allievi problematici… almeno fino a che non incontra Andrea, un ragazzo autistico con caratteri psicotici, che la mette presto in crisi e la costringe a rivedere le sue certezze.
Il romanzo ben fotografa la realtà difficile e preziosa dell’integrazione scolastica: la preparazione dell’insegnante di sostegno, il rapporto con gli insegnanti curricolari, il rapporto con il gruppo classe. Con uno stile attuale, a volte un poco faticoso da seguire, il romanzo contiene molte pagine significative, prive di pietismi o di tentativi di normalizzazione, alcune dedicate con molto rispetto all’esperienza dei genitori e al loro dolore ma anche alla difficoltà della vita e dei sentimenti “precari”.
C.T., 2012
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.117