Gli autori del contributo riconducono il quadro del disturbo a due sostanziali mancanze:
- di movimento succifiente
- di silenzio sufficiente
Se il primo risulta più evidente, il secondo forse lo è di meno: la nostra capacità di attenzione ha dei imiti che spesso sottovalutioamo ed è più selettiva di quanto si creda. Possiamo credere di non sentire i rmori di fondo che pervadono cotinuamente la nostra giornata ma in realtà il nostro cervello ne è costantemente sollecitato. Gli operatori suggeriscono un immergersi sufficientemente buono nella natura sempre di più e fin da subito.
Sono stati messi in opera due progetti mirati non solo a questo obiettivo ma anche a prevenire disturbi delle condotte come il bulliso e del disagio giovanile dovuto a difficoltà di comunicazione.
Il primo Equilibri Naturali: “Per il benessere dei bambini nella Natura” si è svolto all’interno di un parco naturale vicino Roma. Ha previsto, ad inizio anno scolastico, un campo scuola per rinforzare il costituirsi del gruppo classe e poi, durante l’anno, brevi sessioni all’aperto per gruppi con alunni in difficoltà o con bisogni educativi speciali. Le attività sono state svolte come esercitazioni – sfida con l’obiettivo di “cambiare gli abituali © contesti percettivi e sospendere temporane- amente i soliti automatismi… Coinvolgono partecipanti sotto l’aspetto fisico, cognitivo ed emozionale, sotto il monitoraggio di uno psicologo dell’educazione che funge da facilitatore delle relazioni ed effettua valutazioni e riflessioni nel gruppo al termine di ogni attività”. I percorsi così creati mirano a far conoscere l’ambiente, ad impegnarsi a fare cose nuove, “a comprendere che non si può cambiare molto senza aiutare gli altri e senza farsi aiutare”.
Il secondo progetto si fonda sull’approccio della ontagna terapia e sull’arrampicata terapeutica in età evolutiva: si tratta di un curriculo speciale (denominato versante Nord per richiamare il lato difficile di una montagna e uello meno esposto alla luce della consapevolezza di questi ragazzi) per alunni preadolescenti e adolescenti con bisogni speciali. Ragazzi che manifestano comportamenti a rischio bullismo, imulsività, instabilità, quadri di ADHD, disturbi di apprendimento non specifici, con note depressive, disturbi del Sé, difficoltà nella costruzione di legami.
I due progetti meritano attenzione soprattutto nell’ottica di prevenire il peggioramento di queste condizioni in patologie conclamate.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.110
Sommario
Editoriale
Il suo primo grido fu di gioia di M. Bertolini
Dossier: L’incanto della natura
Mangiar sano, dormire bene e… natura! a cura di C. Tersigni
Cani, pony e leoni marini a cura di C. Tersigni
Dibattito
Desideri di tutti
È legittima l’assistenza sessuale per le persone con handicap? Intervista di M.V.P. da O&L 172
Il giardino dei desideri estratto da “Un Volo di Farfalla”
Alti articoli
Mai soli di Elisabetta de Rino
Lo sapevate che…?
Silenzio di Penablù
Dialogo Aperto
Inizio dell’Anno della Tigre di P. Marazzi
Libri
La Terza Nazione del Mondo, M. Schianchi
Cortocircuito, E. G. Belotti
Sembrava impossibile, M. Bertassa
Sotto cieli noncuranti, B. Cibrario