Piccole e brevi inquadrature si aprono e chiudono in poche pagine ad illustrare profondamente quasi trenta anni di vita di una famiglia speciale. Inquadrature che lasciano intravedere molto più di quanto raccontino. Gabriella Martino lascia scorrere i nostri occhi sulla sua vita suggerendone una lettura come fosse una sinfonia con i suoi movimenti, i suoi tempi, i suoi colori e le sue emozioni, dapprima “pesanti e disperate” pian piano sempre più “serene e leggere”. Il libro è dedicato al neuropsichiatria infantile incontrato a Viterbo, Giorgio Schirripa, prematuramente scomparso, che, dice l’autrice, ha saputo “sconfiggere il nostro dolore di genitori diversi, ripetendo sempre che l’unica cosa che conta è che i nostri figli siano felici… non normali”.

C.T., 2009

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.106

Sommario

Editoriale

Il coraggio di osare di Mariangela Bertolini

Dossier: Il coraggio di osare

Piccoli passi in sicurezza di Comunità Tau di Arcene
Clown “Cicciola” di C. Tersigni
Dimitri, il teatro fra sogno e progettualità di T. Guerrisi
Vivere i miei limiti nella verità di A. e M. C.Taurine
Nomen omen di Redazione
Eppure splende il sole di N.B.
Sotto i riflettori, sempre senza protesi Intervista a Cerrie Burnell di L. e M. S. Bertolini

Altri articoli

Sotto l’ombrellone, per grandi e piccini di T. Mazzarotto, A. Floris
Coralmente. Le voci dell’anima di L.Nardini
Ritardo mentale nelle malattie genetiche: la ricerca di una possibile cura
Rosa di Pennablù

Rubriche

Dialogo Aperto

Libri

Il resto (parziale) della storia, C.De Angelis e S. Martello
Amore caro, C. Sereni
Quel puntino un po’ sfrangiato, G. Martino

Quel puntino un po sfrangiato – Recensione ultima modifica: 2009-06-10T09:50:03+00:00 da Cristina Tersigni

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