Dalla Prefazione: “quanto sarei felice se queste pagine entrassero in tante case e diventassero uno specchio di verità…”.
“Questo libro vuole essere il faro nella tempesta…”
Dalla Conclusione:
“La diagnosi prenatale di condizioni incompatibili con la vita, ci apre sempre di più al grande dilemma di come usare la conoscenza scientifica, ma spesso non ci prepara all’accoglienza della disabilità e anche alla sofferenza che l’accompagna… Essa propone il termine di “feto terminale”, cioè una medicina senza speranza. Che cos’è la terminalità? Siamo veramente nati per “terminare” o, come dice Hannah Arendt: “Gli esseri umani, sebbene debbano morire, non sono nati per morire, ma per ricominciare”?
Sì pensiamo proprio che siamo nati per ricominciare e questo libro vuole esserne una dimostrazione.
Questo articolo è tratto da:
Ombre e Luci n.98
Sommario
Editoriale
Mamme coraggio e oltre di M. Bertolini
Articoli
Salvatore, medico pediatra, acondroplasico di S. Anastasi
Scheda informativa: Acondroplasia
La fattoria delle meraviglie di L. Nardini
La mia pazienza ha dei limiti di J. M. Peticlerc
Santa Pazienza di T. Cabras
Perché il dolore? Pensieri di F. R. Poleggi
L’abbraccio di Lorella di I. Perri
Dialogo aperto
Libri
1500 grammi di cenere, M. Aramini
Occhi d’oro, M.G. Marchesin
Nell'intimo delle madri, S. Marinopoulos
La luce e la letizia, C. Anedda
Il figlio terminale, G. Noia
Ho 12 anni faccio la cubista, M. L. Pijola
Lettera alla tua famiglia, V.Andreoli