I deboli non chiamano forse i forti a divenire più umani, a trasformare la loro sete di potere e di riuscita orientandola verso la relazione, l’ascolto e la compassione?
II cammino della pace si apre quando mettiamo le nostre competenze al servizio della saggezza, della bontà e della riconciliazione.
Per i discepoli di Gesù, le persone più deboli non portano solo equilibrio fra i bisogni di potere e i desideri del cuore, fra forza e debolezza, ma rivelano anche il piano di Dio: rivelano il viso di Dio.
Dio non guarda né la potenza, né la testa, né le nostre capacità e le nostre competenze, ma il cuore. Il cuore è al cuore della Chiesa perché Dio è cuore.
Come può un cristiano, che ama il corpo di Gesù – il suo corpo risuscitato e il suo corpo mistico che è la Chiesa – dimenticare i più deboli che gridano per una presenza, una relazione e un’amicizia?
In mezzo ai forti e ai competenti, i più deboli sono la presenza di Gesù. Ci chiedono di lasciar cadere le nostre teorie, le nostre ideologie, le nostre teste, per aprire i nostri cuori alla bontà e alla compassione.
I deboli chiamano i cristiani a creare comunità con loro, perché da soli non possono farcela. La debolezza è un grido: “Ho bisogno di te”. Questo grido è il fondamento di ogni relazione con Dio.
– Jean Vanier, 2003
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.81
Sommario
Editoriale
Che cosa è Fede e Luce di M. Bertolini
Genitori di ragazzi con disabilità
Festeggiamo la nascita di un bambino - Genitori di ragazzi con disabilità di Tommaso
Fede e Luce apre le nostre braccia di genitori di T. M
Non siamo stati soli - di B. Sturiese
Una triste esperienza. Quando tutti si allontanano di C. Brundisinì
Il suo valore - di R. Staforte
Come un tesoro, preghiera di una mamma - di Eufemia
Fratelli e sorelle di ragazzi con disabilità
I fratelli e le sorelle di ragazzi con disabilità - Che pensano? Che provano? di Maria Teresa Rendina
"Ragazzi" e "Amici"
Un autobus chiamato Santa Silvia di Filippo Ascenzi
Cercare di starci su questa barca - di Giulia Galeotti
Come risponderti, Alberto? - di G.
Alla fine medaglie per tutti - di V. C.
Mi trovo bene con tutti - di Giovanni Grossi
Abbiamo raccolto le olive - di Cristina Ventura
Vengo dopo la Messa - di Valentina
Fino all'ultimo respiro - di Vanna
Fede e Luce: un cammino verso la persona - di Antonella B.
I Bambini a Fede e Luce
I bambini a Fede e Luce - Un'esperienza che fa crescere - di Francesca R. Poleggi
Porto i miei figli a Fede e Luce perché... - di Alessandra Zezza
Dario, sei anni, ci parla di Fede e Luce - di V. e M. Giannulo
Rimango incantata - di Cristina Tersigni
Una scuola di vita, non sempre facile - di Huberta
I sacerdoti
La mia esperienza di prete a Fede e Luce - di P. E. Cattaneo
La strada che ci sta davanti - di don M. Bove
La missione del sacerdtote nella comunità Fede e Luce di fra C. Vecchiato
Come si fa Fede e Luce
Come si fa Fede e Luce - Il lavoro in équipe - da J. Vanier
Come far nascere una nuova comunità - di P. Klaus Sarbach
Nuove famiglie: istruzioni - di T. R.
“Responsabilità: Sì o No?
L'ecumenismo a fede e Luce
L'ecumenismo in Fede e Luce - Un dono - di Tony Hulten
Insieme verso una terra di unità - di J. Vanier
Segni di Fede e Luce nel Mondo
Segni di fede e Luce nel mondo - 1454 comunità di 77 paesi - di Lucia Casella
Le comunità Fede e Luce nell’Est Europeo - di Olga Gurevitch
Esperienze di Fede e Luce in Africa - di Maria J. Souto Neves
I deboli e la pace di J. Vanier
Incontri