Vi racconto l’esperienza fatta in India.
Hanno costruito un asilo intitolato Fr. Massimo e noi siamo andati all’inaugurazione.
Con un prete che si chiama Padre Raja siamo andati in un villaggio e lì ci hanno accolto con gioia. Padre Raja ha avuto un nipotino e i miei genitori hanno fatto da madrina e padrino al piccolino che si chiama Massimo.
Io ho adottato a distanza 3 bambine con problemi di handicap. Una si chiama Reka e vive con altri bambini con problemi dalle Suore di Madre Teresa. Reka è una bimba che non parla e non cammina ma è molto vivace e sorridente.
Aruna è una ragazzina sordomuta e vive in un’istituto per bambini sordomuti. Anche Sunita vive in quell’istituto e ha danzato per noi.
A me piacerebbe in India fare un centro per bambini disabili che si intitola: Casa di accoglienza Emanuel.
In India faceva caldo.
Quando siamo tornati a casa abbiamo trovato la neve.
Quella che più mi ha colpito sono stati i visi sorridenti. Ci ritornerei con molto entusiasmo.
– Emanuela Bignetti, 2001
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.73
Sommario
Editoriale
Microgiustizia di M. Bertolini
Dossier: Da un sentiero all’altro
Come separare l’onda dal mare di A. Mazzarotto
L’arma vincente nella mia vita di F. Mancini
Quelle ore mi hanno segnata di A. Cedroni
Mi hanno aperto gli occhi di R. de Pascale
Quando il caso non è un caso di don Paolo
Spesso di notte in silenzio di Y. Bonvin
Chi ha bisogno di noi
Due chiamate speciali di Vanna Rossani
Domenica pomeriggio di T. Cabras
Scout a Lourdes di D. Cogliandro
E lì ci hanno accolto con gioia di E. Bignatti
Rubriche
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Centro del Libro Parlato
Poesie per Francesca
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