Come esperto sul tema della disabilità mentale, è stato chiamato a collaborare il sottoscritto, psichiatra dell’Istituto Fatebenefratelli di Genzano, per apportare ai lavori la speciale esperienza dell’Ordine ospedaliero di san Giovanni di Dio.
Il gruppo di studio è stato presieduto, con grandissima competenza e passione, da mons. Bassano Padovan, il quale, purtroppo, ora dovrà «lasciare», perché chiamato a un altro incarico di grande responsabilità: in questo momento è quindi molto opportuno redigere il bilancio dei due anni di lavoro svolto.
L’attività finora realizzata ha interessato tre settori:
- Il gruppo di lavoro ha «attivato» un sito informatico, ospitato nell’ambito della vasta documentazione che la Chiesa Cattolica Italiana propone all’indirizzo internet «www.chiesacattolica.it».
Per accedere al sito, dopo aver digitato l’indirizzo, sopra citato, occorre cliccare sulla sezione «Ufficio CatechisticoNazionale», e, all’interno di essa, ricercare lo specifico settore che riguarda la catechesi nei confronti delle persone disabili. - I componenti del gruppo hanno dedicato molto impegno a «vagliare» le principali pubblicazioni (libri e riviste) in questo settore. È stato recensito tutto il «materiale» giudicato di particolare qualità e interesse, segnalando le particolari indicazioni di ogni pubblicazione.
- È stata progettata e realizzata una esperienza «pilota» per la formazione dei catechisti. Si è trattato di un «Corso esperienziale di formazione al rapporto con i portatori di handicap», che si è tenuto a Fiuggi dal 12 al 15 marzo 2000.
Il Corso, proposto ai coordinatori che lavorano negli Uffici catechistici diocesani, ha perseguito i seguenti obbiettivi:
- Riconoscere attraverso l’esperienza personale e diretta dei partecipanti il significato della presenza della persona disabile sia nel rapporto interpersonale sia nella vita comunitaria, ecclesiale e sociale.
- Valorizzare la conoscenza e la sensibilità reciproche, nel rapporto con i portatori di handicap, per un generale arricchimento della catechesi.
Si è adottata una metodologia sostanzialmente attiva, centrata sull’autoapprendimento. Base del percorso formativo è stata l’esperienza sperimentata con partecipanti, sia a livello personale, che nel contesto della formazione.
L’esperienza del Corso di Formazione è stata giudicata particolarmente originale e positiva. Nell’ultima riunione del gruppo, si è deciso di continuare questo percorso formativo. Sarà mantenuta la metodologia dei «laboratori attivi», puntando su tematiche più focalizzate.
Il prossimo Corso Formativo è stato quindi programmato per il mese di settembre 2001, scegliendo come tema «Strumenti e tecniche di sensibilizzazione comunitaria all’accoglienza delle persone disabili».
– Corrado Dastoli, 2001
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.73
Sommario
Editoriale
Microgiustizia di M. Bertolini
Dossier: Da un sentiero all’altro
Come separare l’onda dal mare di A. Mazzarotto
L’arma vincente nella mia vita di F. Mancini
Quelle ore mi hanno segnata di A. Cedroni
Mi hanno aperto gli occhi di R. de Pascale
Quando il caso non è un caso di don Paolo
Spesso di notte in silenzio di Y. Bonvin
Chi ha bisogno di noi
Due chiamate speciali di Vanna Rossani
Domenica pomeriggio di T. Cabras
Scout a Lourdes di D. Cogliandro
E lì ci hanno accolto con gioia di E. Bignatti
Rubriche
Altri articoli
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Associazione Bambini Cri du Chat di Redazione
FFSS - Assistenza disabili in 179 stazioni
Centro del Libro Parlato
Poesie per Francesca
Catechesi delle persone disabili di Corrado Dastoli
In preparazione al Pellegrinaggio Lourdes Aprile 2001