Io non ho capito perché dobbiamo vivere così, con questa nuova malattia, noi tutti non siamo per niente contenti. L’annuncio c’è stato dato dalla televisione, è in arrivo una nuova perturbazione invisibile, che ci costringe a stare in casa, a me non piace per niente! La condizione di vita è troppo seria, perché non si può costringere uno stato intero, a comportarsi bene, mentre chi non accetta la cosa, cerca di non seguire le regole. Io quando mi alzo devo mettere la mascherina, perché vado in metropolitana, intorno sono pochi che, si alzano alle 6:34 aspetto finché non arriva, non è giusto che i pochi che lavorano, devono lavorare, se era per me io dormivo tutto il giorno, e se poi capita che ci si sente male, si fa la fila anche in ospedale. Io con questa atmosfera non sono tranquillo per niente, in casa devo lavare le mani spesso, non devo toccare gli occhi, si possono fare tutte le cose da soli, ma io non vieto di telefonare, avere un contatto esterno con tutti, prima ognuno poteva andare al cinema, al teatro e in palestra, adesso non si può perché circolano i microbi. Io consiglio a tutti di leggere e disegnare o dipingere se si ha a disposizione il materiale. Il coronavirus non deve condizionare la vita, io che sono ansioso soffro di questa privazione, se dura troppo o aumenta il periodo, si rischia di perdere denaro e voglia di fare, che prima erano fondamentali per vivere, e poi io non posso allontanarmi dagli amici, da quello che facevo prima. Secondo me chi si ribella a questo, non sa a cosa va incontro. Se si vuole uscire di casa e andare in un parco lo può fare, per respirare aria nuova. Chi ha detto che causa la morte è falso, io se muore qualcuno mi dispiace, e se si soffre di nostalgia ci si può incontrare.
La Newsletter
Ombre e Luci è anche una newsletter
Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.
Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.
L'archivio di Ombre e Luci
Sostienici
Con meno di 2 caffè al mese puoi contribuire a sostenere un anno di redazione e stampa di Ombre e Luci.
0 commenti