Come un regalo, questa lunga lettera viene scritta da Ale’ alla sorella minore, Giulia, per raccontarle quanto e come è stata desiderata, attesa e amata quando è finalmente arrivata. Occorrono però occhi speciali per vedere la bellezza di Giulia, occhi che l’abbiano curata, vegliata, protetta, che abbiano speso lungo tempo per lei e con lei e che, dopo aver tanto donato, si rendano conto di quanto anche Giulia possa donare.
Questo perché Giulia è nata con la sindrome Down ed è (apparentemente) diversa da come Ale e i suoi genitori se l’aspettavano. Ma Giulia ha un “frutto nascosto” in sé che merita di essere lasciato crescere e maturare.
L’autrice narra con estrema delicatezza, calore e semplicità questa piccola fiaba quotidiana facendoci scoprire con gli occhi di un bambino la meraviglia del tesoro nascosto in ciascuno di noi.
– Cristina Tersigni, 1998
Sommario
Editoriale
Aspettate, arrivo! di M. Bertolini
Creatività in teatro
Cirano insegna di M.T. Mazzarotto
Teatro in piazza di M.T. Mazzarotto
Teatro in un gruppo Fede e Luce di B. Dinale
Teatro privato di B. Dinale
Creatività
Maria e i delfini di N. Schulthes
Approfittiamo delle vacanze per imparare
Sull'Himalaya di N. Schulthes
Creatività al servizio dell'handicap
Altri articoli
Rubriche
Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Libri
Giulia non è bella, Mary Rapaccioli
Fiorangela - Un inno alla vita, Gesuina Bergamaschi
Se mi vuoi bene, dimmi di no, Giuliana Ukmar