Versione testuale:
Salve a tutti, sono Davide Passeri. In questi cinque podcast cercherò di dare una mia valutazione su quanto visto nelle cinque serate del 74º Festival della Canzone Italiana. Ringrazio Ombre e Luci per questa possibilità.
Premetto che non sono un critico musicale né un DJ affermato; sono soltanto un umile ascoltatore di musica, acquirente di dischi fin da quando ero piccolo e che per anni ha seguito il Festival di Sanremo.
Benvenuti alla seconda puntata di “Sanremo fin dove l’ho visto”. Chiedo scusa se ci sono state eventuali imperfezioni nel mio primo podcast e spero di migliorare sempre di più.
Prima di parlare della seconda serata, vorrei chiarire due cose. Innanzitutto, ieri ho discusso del concetto di “melodia” e mi è stato chiesto di spiegarlo. Per melodia intendo sequenze di note musicali coerenti, come strofe o ritornelli. Ci sono anche brani dance degli anni ’80, amati ancora oggi da diverse generazioni. Tuttavia, alcuni pezzi possono mancare di una struttura melodica definita, a differenza di altri che offrono una composizione più completa. Spero di essere stato chiaro. In secondo luogo, ieri ho menzionato Fiorella Mannoia, esprimendo una delusione per la presunta mancanza di profondità nei suoi testi. Tuttavia, dopo un’ulteriore ascolto, devo dire di aver rivalutato il suo lavoro e rendo omaggio alla mitica Fiorella Mannoia, di cui sono un grande estimatore.
Parlando della seconda serata, questa è stata caratterizzata dall’ingresso di Ruggero, il simpatico conduttore di Viva Radio 2, che ha aperto il Festival di Sanremo insieme a Fiorello. Durante questa serata si sono esibiti i primi 15 tra i 30 “Big” in gara, mentre gli altri 15 hanno agito da presentatori. È stata un’iniziativa piacevole. Tra i cantanti in gara, abbiamo avuto Annalisa, Loredana Berté, Fiorella Mannoia, Mahmood, Alessandra Amoroso, Alfa, Clara, Irama, Big Mama, Emma, Gazzelle, BNKR44, Diodato, Mango, Ros, Il Volo e Renga e Neck. I momenti più significativi della serata includono la toccante esibizione del Maestro Allevi, che ha condiviso la sua lotta con la malattia e ha suonato con grande passione nonostante le difficoltà fisiche. Un altro momento emozionante è stato quando i ragazzi di “Marefuori” hanno affrontato il tema del femminicidio, promuovendo il rispetto e l’ascolto delle donne. Inoltre, sono stati celebrati i 70 anni di “Romagna Mia” con la partecipazione di due orchestre ospiti. La serata è stata arricchita dalla premiazione di Gaetano Castelli, storico scenografo di Sanremo. Bob Sinclair ha concluso la serata con una performance energica.
Quanto alla classifica dei primi 15 Big, Mahmood è al quinto posto, Loredana al quarto, Annalisa al terzo, Irama al secondo e Geolier al primo con la sua canzone “I pe’ te, Tu pe’ me”.
Questo conclude la mia valutazione della seconda serata. Ringrazio chi mi ha ascoltato e vi aspetto al prossimo podcast per discutere della terza serata. Grazie, Davide Passeri.
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