L’avventura, davvero bella, a cui siamo invitati dalla curatrice di Quattro pagine in voce, Giulia Galeotti, si dipana in 6 puntate, attraverso un prisma di generi: sintesi storiche, narrazioni, testimonianze, poesie, musica. Tutto miscelato con la maestria e la leggerezza che sottendono studio, cura e conoscenza profonda di quanto trattato. Si inizia parlando di Franco Basaglia, in occasione del centenario della nascita. Il secondo incontro è una pagina di immigrazione nel nostro Paese tanto straordinaria quanto poco conosciuta, quella tutta al femminile da Capo Verde negli anni Sessanta. Il dolore, lo sradicamento di giovani donne in un Paese tanto diverso dal loro, dove però la saudade, la nostalgia struggente è stata anche nostalgia di futuro, di volontà di credere in un «orizzonte di luce». Il terzo episodio, La forza dei sogni, pone anche una domanda tragicamente attuale: «Si può sognare in guerra?». Due puntate per le chiese costruite dalle comunità dei fedeli, viaggiando nel tempo e nello spazio, con lunga tappa alla Sagrada Familia, dove Gaudì aveva anche organizzato una scuola per i figli degli operai e degli abitanti del quartiere (allora poverissimo). È il porto, nella sua straordinaria polisemia, il tema del sesto episodio. Porto come spazio, metafora della vita, partenza, approdo ostile o amico, caleidoscopio di umanità, luogo di speranza ma anche di condanna per donne, uomini, bambini che, ieri come oggi, sembrano essere solo forze ostinate senza un nome.
Quattro pagine in voce
Autore: Giulia Galeotti
Pubblicato: Puntate: 6
Durata: 120 minuti circa
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.166