Giugno 1928: dietro denuncia, il Commissariato di pubblica sicurezza di Porta Pia dispone l’internamento nell’Ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà di una ragazza di 15 anni e mezzo. La «degenerata», la «pazza morale» (come viene definita in cartella clinica), che complessivamente sarà ricoverata 4 volte, si chiama Elena Di Porto. La sua unica colpa è quella di avere un carattere esuberante, anticonformista. Ricostruita da Gaetano Petraglia, la vita di questa donna ebrea, nata nel 1912 nell’antico Ghetto di Roma, madre di due figli e morta ad Auschwitz, è una storia di coraggio, di insofferenza a prepotenze e ingiustizie, di amore (Elena si sarebbe potuta salvare dal rastrellamento del 16 ottobre 1943). E di denuncia dell’orrore del sistema manicomiale italiano, smantellato da Franco Basaglia, di cui proprio quest’anno cade il centenario dalla nascita.

La matta di piazza Giudia - Gaetano Petraglia (Giuntina, 2022)

La matta di piazza Giudia

Autore: Gaetano Petraglia
Editore: Giuntina
Pubblicato: Pagine: 220
Prezzo: 16€
ISBN: 9788880579649​

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.165

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La matta di piazza Giudia | Recensione ultima modifica: 2024-08-16T11:30:44+00:00 da Giulia Galeotti

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