Spesso le feste di fine anno sono un buon momento per guardare dei film in compagnia. Ecco allora alcuni suggerimenti che hanno poco di natalizio nei temi, ma propongono storie che fanno bene al cuore.
Out of my mind
su Disney+
Melody Brooks è un’adolescente con paralisi cerebrale: si muove su una sedia rotelle e non può parlare, eppure in questo film si rivolge al pubblico con una voce narrante, prendendo “in prestito” quella della sua attrice preferita, Jennifer Aniston. Questo trucco cinematografico non toglie che lei abbia davvero il desiderio di comunicare i suoi pensieri; siamo negli anni Novanta e si stanno sviluppando sistemi di assistenza vocale che le potrebbero finalmente permettere di esprimersi più facilmente con familiari e compagni di scuola, per farla sentire più inclusa nella società. La debuttante Phoebe-Rae Taylor offre un’interpretazione convincente come attrice, ma anche un modello onesto di rappresentazione della sua condizione come persona: raramente si era visto un film così attento nel raccontare, con un ruolo da protagonista, un’adolescenza così poco rappresentata eppure così universale.
La vita straordinaria di Ibelin
su Netflix
Prima il dolore di due genitori e una sorella per la morte di Mats, venticinquenne norvegese, a causa della malattia che gli aveva procurato sin da bambino una degenerazione progressiva dei muscoli; poi la gioia di scoprire che la sua vita era stata molto più ricca e intensa di quanto credevano. Dentro il videogioco World of Warcraft, nei panni di un personaggio chiamato Ibelin, aveva provato esperienze che i suoi stessi genitori ritenevano a lui del tutto precluse. Attraverso una straordinaria e accurata ricostruzione del mondo virtuale nel quale Mats ha trascorso parte della sua vita, un viaggio emozionante e stupefacente che ci fa entrare direttamente nei suoi ricordi.
Super/Man: The Christopher Reeve Story
a noleggio su tutte le piattaforme digitali
Era sconosciuto, Christopher Reeve, quando nel 1978 divenne il volto e il corpo di Superman al cinema. Ottenne fama planetaria e anche per questo suscitò grande emozione l’incidente che lo paralizzò dal collo in giù nel 1995. Noto per essere stato un supereroe con tanti poteri, dovette reinventare la sua vita da uomo con tante limitazioni: e usò la sua notorietà per dare voce ai problemi dei tanti cittadini con varie forme di paralisi, lottando per i loro diritti. Questa biografia documentaria è un racconto che viaggia tra immagini e ricordi privati, e testimonianze del ruolo pubblico di Reeve prima e soprattutto dopo l’incidente, quando riuscì a diventare un simbolo anche più potente che in precedenza: pur immobile, proprio lui che aveva illuso di poter volare. A ottobre aveva aperto Alice nella Città e a presentarlo era venuto a Roma il figlio Matthew Reeve (compare anche nel film) che oggi fa parte del consiglio di amministrazione della Christopher and Dana Reeve Foundation che finanzia la ricerca per la cura delle paralisi e cerca di migliorare la qualità della vita di chi è paralizzato.
L'orchestra stonata
al cinema dal 5 dicembre
Un famoso direttore d’orchestra, Thibaut, scopre solo a quarant’anni di avere un fratello che non ha mai conosciuto, e solo perché a causa della leucemia ha bisogno di un donatore di midollo. Jimmy è molto diverso da lui, perché è cresciuto in un’altra famiglia di un’altra città: eppure i due, fratelli per la biologia ma estranei tra loro, hanno entrambi un grande amore per la musica, e sarà proprio essa a ricostruire un legame spezzato molti anni prima. Il dilemma tra natura e cultura, tra ciò che siamo e ciò che diventiamo, affrontato in un film intenso e variegato come un mix riuscito di diversi stili musicali. È stato uno dei film più amati nei festival del 2024 (Cannes, Roma, San Sebastián dove ha vinto il prestigioso premio del pubblico).
Blink
su Disney+
La vita della caotica famiglia canadese Pelletier – due genitori e quattro figli – viene travolta dalla notizia che tre dei quattro bambini hanno la retinite pigmentosa, malattia incurabile che porta alla degenerazione della vista. Con grande coraggio, organizzazione e una piccola troupe al seguito, partono tutti per un giro del mondo di un anno per vedere le bellezze della natura e dell’architettura e per accumulare più esperienze possibili. Più che nella galleria di immagini esotiche, il cuore del documentario è nella costruzione di un rapporto familiare che abbraccia il presente per cambiare il futuro.
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