L’elenco delle mie esperienze di lavoro continua a crescere ma non trova la soluzione sperata. Si può dire che oggi a 48 anni posso raccontare una vita di impegno di ben 30 anni: dal riordinare ed impacchettare le tazzine ed altri prodotti di ceramica alla bellissima esperienza dei tirocini formativi presso l’Archivio di Stato e il Polo museale di Bari dove invece nelle mie mansioni era previsto l’uso del computer per l’archiviazione di documenti antichi, e inoltre l’impegno presso la tipografia. Posso dire anche di aver imparato a prendere il treno ed altri mezzi di trasporto per Bari da solo.
Per fortuna l’unico impegno più serio e continuativo è quello di ministrante presso la mia parrocchia. Devo sinceramente dire che ora sono più contento perché il nuovo parroco è un mio amico delle prime esperienze di chierichetto, ed ogni tanto, insieme, ricordiamo i vecchi tempi, le processioni e gli scherzi di quando eravamo “giovani”. Ora don Gianluca, il parroco, mi assegna dei compiti un po’ più impegnativi come il preparare i paramenti del sacerdote, il sistemare il messale, le ampolline con l’acqua e il vino che serviranno durante le celebrazioni, l’accensione delle candele: è veramente un impegno di una certa importanza e serietà. Forse sono tentato di suggerire al mio “parroco amico” di nominarmi… sacrestano visto che non ci sono molti lavori in giro.
In realtà qualche lavoretto ogni tanto mi capita e la prossima volta vi racconterò dell’ultima mia esperienza per la Caritas. Dovete sapere che nella mia città è stato allestito un emporio solidale per tutti coloro che non riescono a procurarsi il necessario per vivere, essendo i prezzi diventati troppo alti per le loro possibilità. Ma, appunto, ve ne parlerò la prossima volta.
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