«Oggi è un giorno di festa importante per l’Italia ed è più bello ancora per la vostra presenza… Siete i benvenuti qui, vi faccio i migliori auguri per il futuro». Ha colpito tutti l’accoglienza nei Giardini del Quirinale e la disponibilità nelle parole e nei gesti del presidente Mattarella per il pomeriggio trascorso da circa 150 persone delle comunità romane di Fede e Luce e di altre realtà associative del terzo settore, ospitati in occasione della Festa della Repubblica. Il sentirsi scelti e accolti così come si è, ha reso lontani i tempi in cui le persone con disabilità erano considerate cittadini di serie B. Abbiamo sentito ogni componente dello staff felice di vederci lì, nonostante la fatica che, certo, l’organizzazione della giornata avrà comportato. Concreto segno dell’impegno a rimuovere gli ostacoli di ogni tipo che, limitando di fatto l’uguaglianza dei cittadini, ne impediscono la partecipazione alla vita sociale del Paese, auspicio dell’articolo 3 della nostra Costituzione. Ancora grati per questo invito, le voci e i volti di chi ha partecipato vi racconteranno il resto. (Fabio Bronzini)
La visita è stata piacevole, ben organizzata. Mi sono piaciuti soprattutto i corazzieri a cavallo, la banda ed il bravissimo tenore, il personale gentile, la bellissima fontana con acqua pulitissima, ti invitava a fare un bagno.
Purtroppo non ho potuto vedere il presidente perché c’erano tanti ragazzi come me, ma ho sentito il suo discorso, le sue parole sono state molto sincere. (Giorgia Landucci)
Il giorno 2 con gli amici di Fede e Luce avevamo appuntamento in due punti di Roma, al Villaggio Olimpico e a Santa Silvia, con i pullman, alle ore 14 circa. Siamo arrivati al Quirinale alle 15, ci hanno messo degli adesivi di colore rosso sulle magliette, abbiamo fatto il controllo col metal detector. Poi ci hanno consegnato una busta con la scritta “2 giugno festa della Repubblica” contenente una bottiglia d’acqua, bicchieri, del succo d’arancia, un cappellino, spillette ed una bandierina tricolore. Poi siamo andati ai giardini e c’era la banda che suonava ed un cantante.
C’era la Rai e altre tv private che riprendevano. Hanno ripreso me e la mia amica Francesca Scarafoni ed è arrivato il Presidente Mattarella. Abbiamo cantato Fratelli d’Italia e lui ha fatto un breve discorso e alla fine ha salutato un gruppo che veniva dall’Ucraina ed è passato vicino a me. Peccato che non ci sono riuscita a dargli la mano. Mi sembra che Marco Ciucciarelli ci é riuscito. Il Presidente è un bell’uomo di 80 anni e non li dimostra. Nella mattina aveva partecipato alla parata militare. Mi ricordo bene quando l’avevo visto a Castel Porziano. Quando è finito il suo discorso ci siamo avvicinati ad una fontana. E abbiamo fatto un po’ di foto di gruppo e poi siamo tornati ai pullman. (Gabriella Buongiorno)
Io sono arrivato al Quirinale nel giardino di pomeriggio, appena sono sceso dal pullman, io insieme ad alcune persone della mia comunità, ci avviamo dentro al posto. Mentre entro dentro il palazzo vedo che arrivano altre persone di ogni tipo di religione. Il motivo della visita quando Norina mi ha telefonato non l’ho capito, ma ho accettato di venire. Tra le persone che vedo ci sono anche il corazziere e la banda musicale, che serve ad accogliere il nostro presidente Sergio Mattarella che ha avuto apprezzamenti da tutti. Io non ci ero mai stato ai giardini del Quirinale è stata per me una cosa nuova, e significa per noi la rimpatriata di uscita in società. Il posto non lo avevo mai visto, c’è il giardino a settori, e in fondo due reparti con la fontana. Le persone che vedo sono molte oltre a Valerio, Alessandra, Daniela, Carlo, Norina ed io c’è anche l’amico lontano che non vedo mai, perché con il covid ci ha allontanato, per me è stato bello vedere tutti. La banda ha suonato Fratelli d’Italia e Tutti cantiamo a voce alta. (Giovanni Grossi)
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 159, 2022
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