Io sono in sciopero. Abbiamo fatto la riunione di sindacale di tutta la classe e abbiamo deciso di non fare le lezioni online. Anche io ho deciso di fare sciopero. E ho pure battuto le mani. La mia classe ha due rappresentanti di classe che sono andati alla riunione con i professori. Hanno deciso questo sciopero. Hanno ragione. Io non voglio entrare a scuola alle 10 e poi uscire alle 16 perché poi non riesco a fare più niente. Manco quelle poche cose che posso fare perché tutto il resto è chiuso. Tutti i miei compagni di classe pensano come me. Non lo sapevo che alcuni lavorano pure il pomeriggio. Io continuo ad andare a scuola ogni tantissimo solo per fare il laboratorio che dura un’ora o due ore. Meno male che casa mia è vicina e faccio presto. Ma non sempre riesco a fare la colazione al bar a piazza San Cosimato perché pure il bar è chiuso. Non è divertente così. Non mi piace. Mi mancano tanto i miei compagni e i miei professori. Mi manca andare in giro come mi piace a me. Poi non posso fare più lo sport e il coro. Quasi quasi posso solo andare a messa la domenica, almeno lì qualcuno canta.
A casa ci si annoia per forza. Guardo la televisione ma non mi piace. Ho il dvd del film “L’allieva” e lo so a memoria. Tutto. Faccio le telefonate a tutti e mando messaggi vocali a tutti. Il 1º gennaio ho compiuto 17 anni ma non ho potuto fare tutte le feste che mi piacciono e che faccio sempre. Mi hanno telefonato tantissimi e sono stata contentissima quando mi hanno fatto le videochiamate perché sono più divertenti. Però io non sono potuta andare a cena fuori come piace a me! Però quando riaprono le pizzerie e ci vado tutte le sere. E pure a pranzo ogni tanto.
Andare fuori casa è bellissimo, io voglio andare in giro perché si conoscono le persone nuove e si ride e si parla. Lo ripeto da un anno. Voglio pure andare a correre in santa pace. Mi sono stufata pure di cucinare. Per Natale e il mio compleanno ho preparato le lasagne più buone del mondo. Ho imparato bene e faccio tutto da solissima. Senza aiuto. Chiudo la porta della cucina e so io come fare. Poi a tavola le porzioni le faccio io perché ho cucinato io e apparecchiato pure. Quindi si fa come dico io. E non voglio storie.
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