Senza l’apparecchio acustico, che si è rotto, la vita della piccola Lu è molto complicata: può comunicare solo col linguaggio dei segni ma è isolata dal mondo. Purtroppo i genitori (due immigrati portoghesi in Gran Bretagna che oltre a lei hanno un figlio più grande e un neonato), non hanno abbastanza soldi per riparalo o sostituirlo. Quando poi sulla schiena di Lu compaiono anche dei misteriosi lividi, i servizi sociali si allertano: la famiglia è ritenuta “a rischio” e lo Stato ritiene di avere l’autorità per intervenire.
Listen, opera d’esordio di Ana Rocha de Sousa, cerca di mettere in luce le storture e rigidità della legislazione britannica in materia di tutela dei minori. La regista dà voce ai genitori cui vengono sottratti i figli, per i quali si è scelto di non mostrare la storia pregressa, per non condizionare il giudizio dello spettatore, e per i quali si finisce, inevitabilmente, per provare enorme empatia; in contrasto a come fa il sistema dei servizi sociali, che deve prendere rapidamente delle decisioni che potrebbero anche essere sbagliate, partendo da presupposti molto più negativi rispetto a noi spettatori. Il film è breve, quindi lo scontro con la burocrazia è violento e soffocante; sembra la classica battaglia di Davide contro Golia in cui si perde di vista quali azioni debbano essere davvero prioritarie: gli obiettivi sono la tutela e il benessere dei minori, invece scompaiono nelle pieghe della burocrazia. A farne le spese, infatti, è proprio la più debole di tutti, la bambina sorda di cui nessuno, al di fuori della sua famiglia, sembra volersi curare. È interpretata da Maisie Sly, già presente nel cortometraggio premio Oscar The Silent Child.
Alla Mostra di Venezia il film ha vinto alcuni premi importanti, tra cui quello per la migliore opera prima: la regista, di tutti i vincitori saliti sul palco, è stata la più emozionata, ma soprattutto l’unica che abbia indossato una mascherina trasparente.
Gli altri film di Venezia 77:
Oaza di Ivan Ikić
Listen di Ana Rocha de Sousa
The Man Who Sold His Skin di Kaouther Ben Hania
Final Account di Luke Holland
The Best Is Yet To Come di Wang Jing