Diario quasi decennale di una cresciuta consapevolezza nell’esser padre di Luna, bambina «senza tempo e senza avverbi»: con lei, che ha una disabilità dovuta alla sindrome di Angelmann, Igor scopre il suo essere padre, necessariamente, consapevolmente, diverso da quella di una madre. Nello stare con Luna, nel fare cose insieme – e non semplicemente “fatte fare” -, emerge la convinzione che «condividere un’esperienza sia il sale di ogni relazione, a maggior ragione per quella tra un genitore ed un figlio». Salomone, docente e consulente pedagogista, presta i suoi occhi di padre per accompagnarci in un incontro che, nell’intimità di pensieri difficili legati alla disabilità di un figlio, si allarga a temi universali sul nostro rapporto con l’educazione, il senso delle parole, il caso, il futuro, la rabbia, Dio, la libertà… riuscendo a far crescere anche il nostro di sguardo.
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Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 148, 2019
SOMMARIO
Editoriale
Sconvolti e trasformati di Cristina Tersigni
Focus: L'incontro con la disabilità
La mia caduta da cavallo di Annick Donelli
Quegli anni tra Boston e Chicago di Luca Badetti
Tenera e magnetica di Serena Sillitto
Vittorio e la zia Minni di Maria Novella Pulieri
Intervista
Unica nel suo genere di Cristina Tersigni
Testimonianze
Lo sguardo sulla persona con disabilità di Nicla Bettazzi
Dall'archivio
Per la prima volta lontano da me di Rita Ozzimo
Associazioni
Una breccia nel muro di Cristina Tersigni
Fede e Luce
Chiamare per nome la paura della Comunità Edelweiss
Spettacoli
Non tutto è buio di Claudio Cinus
Rubriche
Dialogo Aperto n. 148
Vita Fede e Luce n. 148
Libri
La straniera di Claudia Durastanti
Who Is My Neighbor? di Amy-Jill Levine e Sandy Eisenberg Sasso
Vite straordinarie 2 di Superabile INAIL
Con occhi di padre di Igor Salamone
Diari
In curva sud di Benedetta Mattei
Mio cugino Paolo di Giovanni Grossi