Io quando passa un giorno e un altro sento dentro di me la voglia di cambiare. Quando ero piccolo, non mi importava del domani. C’era il passare del tempo, il trascorrere delle ore, e andare a scuola, passare ore per poi tornare la sera a casa. Non mi viene a prendere nessuno oggi. Ho avuto difficoltà ad avere amici che mi capiscono, il carattere timoroso e timido a volte non mi aiuta, non avere nessuno che mi difende, quando faccio un guaio è rimasto nella memoria. Poi con una classe e l’altra fino a riuscire a parlare (non sono muto ma a volte è un temperamento, come se non mi avessero dato retta e la colpa è la mia, e trovo chi è più bravo di me, io l’ho capito spesso mentre mi nascondevo dietro la persona davanti) poi quando sono interrogato faccio scena muta, ma poi con il passare delle ore ho trovato la forza di ripetere la lezione. Io oggi ho finito il percorso e sono un lavoratore ma è stata dura assai trovare il posto fisso. Oggi ho persone che mi stimano. Io certe volte sono pessimista e vorrei andare via e mollare tutto al vento! Io non posso farlo perché sono stato addestrato ad essere presente, anche se sto male, con la forza interiore che mi contraddistingue in ogni evenienza. C’è in me la voglia di avere qualcosa nella mia vita, ma non succede niente. Avere una vita migliore, non può essere, ci sono problemi in città, ognuno tiene gelosamente quello che ha, oppure accumula soldi per poi spenderli tutti i giorni, di fondo non siamo contenti dello stato di chi ci governa, ma io sto con il più forte. Adesso ho tanti amici, in ogni ambito sociale, ma quando sono da solo, rimpiango chi mi piace, mi dispiace se si allontana, e io poi la penso e non so dove è finita. A proposito, se ritrovo i miei ex li saluto e ripenso che problema c’è stato, un cambiamento di casa, di lavoro, un avvicinamento a casa. Di fondo mi spaventa ricominciare da zero, io sogno e mi vedo allo specchio anche se nessuno lo nota, io sono invecchiato, nel bene e nel male, ma non ho mai avuto quel qualcosa che mi riempie di gioia.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 150, 2020
SOMMARIO
Editoriale
E sono 150! di Cristina Tersigni
Focus: Piccolo e grande schermo
La varietà in cui viviamo di Giulia Galeotti
Interpreti di se stessi di Giulia Galeotti
Give Me Liberty di Claudio Cinus
Years and Years di Matteo Cinti
Quando ha recitato sottovento di Daniele Cogliandro
Due fratelli e la brigata inglese di Giulia Galeotti
...e per approfindire, c'è il nostro speciale Cinema e disabilità.
Intervista
Corrispondenze (e zoomate) dalla Russia di Cristina Tersigni
Testimonianze
Una piccola malga di Lucina Spaccia
Dall'archivio
Abitare la speranza di Mariangela Bertolini
Associazioni
Risposte concrete per bisogni concreti di Enrica Riera
Fede e Luce
Vicini a distanza di Angela Grassi
Spettacoli
La sfida di rileggere le scene del cinema di Matteo Cinti
Rubriche
Dialogo Aperto n. 150
Vita Fede e Luce n. 150
Libri
Il dono oscuro di John M. Hull
I bambini sono speranza di Papa Francesco
Diversi di Gian Antonio Stella
Tempo di imparare di Valeria Parrella
Diari
La differenza tra Shakespeare e Insinna di Benedetta Mattei
Come sono cambiato in questi anni di Giovanni Grossi
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