Èun libro sorprendente Amore caro: oggi che non ci si vergogna più di nulla tranne che della disabilità, non è affatto scontato che nomi noti di tv e cinema, giornalismo, letteratura, musica e politica siano disposti a rivelare i propri legami con la disabilità fisica e mentale. In pagine molto varie, gli autori raccontano il loro essere padri, madri, fratelli, parenti acquisiti o figli di persone fragili, o fragili loro stessi. “Aprendo quell’armadio – scrive Sereni – hanno compiuto uno sforzo di confessione mai facile”. Sono parole (coraggiose, umili, rispettose, deboli, un po’ arroganti, superbe, gioiose, ottimiste, preoccupate) che rivelano un volto diverso del personaggio noto. E a fine lettura ci si ritrova piacevolmente confusi: non si capisce bene quali siano, tra voci narranti e voci narrate, le persone davvero fragili.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 147, 2019
SOMMARIO
Editoriale
Chi cura le anime? di Cristina Tersigni
Focus: Spiritualità e disabilità
La Chiesa ci accoglie davvero? di Giulia Galeotti
Uno dei tanti di Roberto Brandinelli
Ma stai pensando a me? di Sergio Sciascia
Una dedica che andrebbe cambiata di Gianni Marmorini
Per una teologia meno disabilitante di Luca Badetti
Intervista
Lucrezia e il Marco di ieri e di oggi di Giulia Galeotti
Testimonianze
L'alfabeto che manca di Serena Sillitto
Dall'archivio
Cosa dirvi di più? di Stéphane Desmandez
Associazioni
Catalogo di prelibatezze di Enrica Riera
Fede e Luce
A metà tra un conclave e una seduta di autocoscienza di Serena Sillitto
Spettacoli
Il cantiere delle buone notizie di Alessandra Moraca
Rubriche
Dialogo Aperto n. 147
Vita Fede e Luce n. 147
Libri
La tua vita e la mia di Majgull Axelsson
Questa è bella! La storia di Rospella di Anna Sarfatti
Per tutti persone di Azione Cattolica Ragazzi
Amore caro di Clara Sereni
Diari
Sempre di Benedetta Mattei
Ogni tanto dobbiamo svagarci di Giovanni Grossi