“Come una fiamma accesa nel cuore dell’inverno, nel primo trimestre del 1968 apparve in bianco e nero e in 28 pagine, Ombres & Lumiére. Mossa dalle sofferenze dei più fragili, Marie Hélène Mathieu e la sua équipe, aprirono una finestra di speranza per migliaia di famiglie colpite dall’handicap e dai suoi pesi: la fatica, il rifiuto, la solitudine…”. Ce lo ricorda Cyril Douillet (O&L n° 221) nel cinquantesimo anniversario della rivista che ora dirige.
Quella fiamma accese una speranza anche nel cuore di Mariangela Bertolini, che ricordava: “quando Chicca -sua figlia con una grave disabilità- aveva una decina d’anni… eravamo in un abisso che molti genitori conoscono. Era il silenzio, le lacrime segrete nella notte, accanto al suo letto. Io cercavo di capire il mistero della sua presenza, il senso della sua vita: la grazia ha fatto il suo cammino poco a poco senza che ce ne rendessimo conto. Dopo la luce di Lourdes, c’è stata Fede e Luce con il pellegrinaggio a Roma, gli amici che si sono uniti a noi. È in quel periodo che ho trovato nella lettura di Ombres & Lumiére, forza, coraggio e speranza. Vi ho trovato ciò che avrei voluto esprimere da tanto tempo senza riuscirci”. Così, anni più tardi, Mariangela fondava Ombre e Luci, rivista italiana nel medesimo spirito, a partire dal titolo. Partecipiamo ora con grande gioia al giubileo per i 50 anni di Ombres & Lumiére, sorella maggiore alla cui esperienza Ombre e Luci ha potuto attingere, ampliando le nostre prospettive. Questa occasione di confronto ci da anche la possibilità di pensare alla nostra rivista, di approfondirne le motivazioni, di renderla più solida (voi che ne pensate? Rinnoviamo l’invito ad aiutarci a migliorarla rispondendo al nostro questionario on line). Crediamo che lo spirito comune delle riviste abbia una sua ragion d’essere anche al giorno d’oggi e che, anzi, sarebbe importante che questa prospettiva emergesse anche in lingua inglese, magari in un network europeo.
In Ombres & Lumiére, Mariangela aveva trovato “una corrispondenza (intesa) con degli amici sconosciuti che offrono il loro cuore e le loro mani a distanza; tutti assetati di raccontare, ascoltare e condividere”. Troverete questo numero ricco di corrispondenze: dalla Francia, dal Libano, dall’Italia, dall’estate… di tante persone che, in differenti occasioni e da luoghi diversi, raccontano la loro finestra di speranza in “una lettera a più voci, un essere insieme su un percorso roccioso che –scriveva Mariangela- diventa a poco a poco una grande strada piena di gente, dove siamo condotti e guidati da Gesù”. (OL 128)
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.143, 2015