Il libro ripercorre con semplicità ma con grande delicatezza i vari momenti della vita familiare che portano a scoprire la “diversità” di Gabriele per evidenziare l’impatto decisivo dell’autismo nella vita quotidiana dell’intera famiglia sotto diversi punti di vista. Suddiviso in brevi capitoli monotematici, quasi un diario di viaggio dell’avventura quotidiana di una famiglia “speciale”, il libro racconta e mette a nudo le carenze dell’assistenza pubblica e sanitaria nei confronti del problema “autismo”, pur con un forte ottimismo di fondo e una sincera gratitudine nei confronti delle tante persone capitate sulla strada di Lillo che hanno fatto del loro meglio per entrare in dialogo con lui e lo hanno amato veramente.
Particolarmente toccante il momento della festa per il 18° anno di Gabriele e il capitolo dedicato all’emozione che non ha voce dove si dà anche una bella definizione dell’autismo.
Carla Cecilia, 2018
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.140