Questo lunedì è partito, volutamente in sordina… tremanti al pensiero che qualcosa non funzionasse. Relativamente tranquilli – io, Emanuele e Matteo – che solo noi avremmo visto eventuali disastri che, grazie al cielo, non ci sono stati… almeno non irrimediabili.
Due giorni dopo cominciamo davvero… il 22 novembre era un giorno troppo importante per non dare il giusto rilievo ai contenuti che raccontavano di Stefano su Ombre e Luci!
Un po’ -ammetto- è stato un modo per dare avvio a questa nuova avventura (così complicata per certi versi…soprattutto per me) come per sentire – di nuovo, come tante volte in passato – quel suo “alto” braccio sulla mia spalla, tanto protettivo e rassicurante quanto propositivo e aperto a nuovi incontri.
Quindi, ecco…www.ombreeluci.it!
Avremo sempre bisogno dei vostri preziosi consigli: il sito ha bisogno di tanti occhi che lo controllino. A noi sfuggono tante cose… e troverete, purtroppo, ancora molti errori.
Non abbiamo aspettato ancora perché dicembre ormai è alle porte e, ugualmente, i 35 anni della rivista che vorremmo degnamente festeggiare.
Non avremmo mai avuto un prodotto finito perfetto nei tempi disponibili. E ci siamo buttati.
L’obiettivo che abbiamo sarebbe (sottolineo, sarebbe) quello di avere la collezione dei primi 130 numeri catalogata sul sito. I numeri più recenti continuano ad essere consultabili e inviati nella forma cartacea (il pdf è disponibile per quanti sostengono la redazione e la stampa della rivista).
Periodicamente vorremmo evidenziare i progressi fatti attraverso la segnalazione sui canali social (Fb e Twitter) di alcuni articoli tra quelli che ci colpiscono maggiormente.
Rileggere piano piano, interamente, tutti gli Ombre e Luci, soprattutto quelli che sono stati fatti prima che io conoscessi la rivista – e soprattutto Fede e Luce – è un lavoro davvero gratificante.
Riscoprire il buon senso, l’onestà, l’empatia di chi ha conosciuto – sulla propria pelle o per profonda amicizia – tutto ciò che l’handicap comporta nella vita di una famiglia e ha voluto farne parte con quanti più possibile, è per me un grande e commovente insegnamento.
Rivedere i volti -tanti molto familiari- che compaiono nelle foto scelte sempre con grande attenzione affinché lasciassero emergere la parte più bella di ciascuno, anche di chi non appare “bello”.
Ricordare quanto di tutto questo è avvenuto attraverso Mariangela Mazzarotto Bertolini (tornata al Cielo nel 2014) che ha portato Fede e Luce in Italia nel 1974-75; lei, insegnante e mamma di tre figli, la prima dei quali Maria Francesca, portatrice di una grave disabilità mentale e precocemente scomparsa nel 1978.
Quegli anni tra il grande giubileo di Roma del ‘75 – con la nascita ufficiale delle prime comunità di Fede e Luce in Italia – e il 1983, hanno visto la nascita di altre comunità e l’avvio di legami che ancora non si spengono, insieme a momenti di grande sofferenza.
Non c’erano i social che abbiamo ora…ma era grande la voglia di tenersi vicini e informati. E allora lei, Mariangela, e altre persone (Guenda, Tea, Rita, Anna… e altri di cui purtroppo non conosco il nome) decisero di rafforzare quei legami attraverso un ciclostile, Insieme. Certi che alla sofferenza era necessario rimanere almeno accanto. Anche seguendo l’esperienza epistolare di Friquette, una mamma come Mariangela, incontrata a Lourdes e che le aveva restituito la gioia di sorridere.
Da quel germe, il desiderio di raggiungere tante altre famiglie ancora sole si concretizzava con la fondazione, nel 1983, della rivista Ombre e Luci con il prezioso sostegno di Nicole Schultes e Sergio Sciascia: per condividere spunti di riflessione e di informazione, proporre interessanti ed utili esperienze… con la costante preoccupazione di far sì che né le persone con un handicap – qualsiasi handicap ma, in particolare, quello mentale – né le loro famiglie, potessero sentirsi totalmente, esclusivamente, ai margini della società e della Chiesa.
Tante volte lo scoraggiamento avrà preso il sopravvento in loro. Non è stato sicuramente facile…eppure siamo qui nel 2017 – anche grazie al continuo, fondamentale, sostegno di Fede e Luce onlus – a cercare di portare avanti questo lavoro, registrando tanti passi avanti, qualche lunga sosta e, purtroppo, qualche passo indietro.
Ora proviamo, anche in nome del loro impegno, di quello di Mariangela, a mettere realmente a disposizione questo prezioso tesoro di esperienze, di testimonianze, di riflessioni. Gli anni passati si sentono, soprattutto nella terminologia utilizzata che spesso ora stona alle nostre orecchie; ma non abbiamo voluto fare cambiamenti per non tradire il contesto in cui i testi venivano scritti.
Di questi tempi è bene aiutare la nostra memoria e vedere bene se e quanta strada abbiamo fatto.
Con la speranza che tutto questo possa anche solo aggiungere qualche goccia di, presumiamo buona, acqua all’oceano della vita e della storia di ciascuno.