Il mio primo pensiero fu quello di voltarmi e andarmene, non capivo come avrei potuto restare lì dieci lunghi giorni, così dissi che già mi ero organizzato con altri amici per fare una vacanza e che quella per me sarebbe stata solo una breve esperienza, che ora per mia fortuna continua ancora. Ho conosciuto Chiara, mia moglie, proprio grazie a Fede e Luce che ora è un elemento fondante della nostra relazione di coppia e della nostra famiglia.
I nostri figli, seppur piccoli, con gioia attendono la domenica di casetta perché per loro è un momento di festa, dove si sentono a casa. Nonostante le fatiche e le stanchezze della settimana, quella domenica, è un momento di grazia che ci rigenera da quella che è l’abitudine della routine. In maniera diversa, secondo i nostri caratteri piuttosto contrapposti, l’incontro con la comunità ci arricchisce ogni volta: basta uno sguardo, un sorriso che tocca i nostri cuori ed ogni volta inaspettatamente ci commuoviamo, ricordando quanto siamo stati fortunati quel giorno quando abbiamo ricevuto l’invito ad essere parte di questa grande e tenera famiglia che è Fede e Luce.
Questo è quello che abbiamo vissuto insieme alle nuove comunità di Terni e Santa Maria degli Angeli nella nostra prima Festa della Primavera solo umbra: un incontro tra persone che vivono Fede e Luce da più di vent’anni e persone che iniziano ad affacciarsi ora in questa strana e colorata famiglia. È stato bello condividere le nostre esperienze, ritrovando quell’entusiasmo e quella carica che ci ha accompagnato nei nostri primi anni in comunità e che spesso dimentichiamo.
Francesco, Responsabile Comunità Il Cammino e Chiara, 2016
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.135