Un fiume di Pace – Nord
Io e la mia socia Silvana, con la complicità di don Mauro, siamo riuscite ad organizzare un pomeriggio alla piscina idro-terapica della Fondazione don Gnocchi – Centro Peppino Vismara a Milano.
L’iniziativa è stata molto apprezzata: subito abbiamo avuto diverse adesioni, quindi è stato necessario organizzare dei turni in piscina per dare la possibilità a tutti, ragazzi, genitori ed amici, di godere appieno di questa festa.
Trattandosi di una piscina utilizzata per riabilitazione, avevamo a disposizione tutto ciò che era necessario per far divertire i nostri ragazzi: salvagente, tubi in gomma, cerchio, etc; oltre alla temperatura dell’acqua, circa 33°, che rendeva piacevole la permanenza in ammollo.
Le nostre fatiche sono state appagate; i dubbi e le incertezze sono state superate: vedere i ragazzi allegri, sorridenti che si divertono non ha prezzo, ti ricarica alla grande e ti spinge ad andare avanti. Infatti, sull’onda del successo riscontrato, stiamo organizzando un altro pomeriggio in piscina, tutto come la prima volta e, ovviamente, ci aspettiamo, oltre gli affezionati della precedente occasione, delle new entry che possano beneficiare di una così bella opportunità.
Il primo ringraziamento va a don Mauro che, con la sua supervisione, ci ha permesso di fare tutto ciò; poi agli amici e ai loro suggerimenti, e non ultimo un ringraziamento va a Silvana e Flora, (noi due) le due ideatrici ed organizzatrici, che ci siamo incoraggiate e sostenute a vicenda.
Flora e Silvana
Kimata – Centro
Perché partecipare a questo Giubileo? È quello che vogliamo?
Nella sua bolla Misericordiae Vultus Papa Francesco scrive: “Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio!”. Jean parla spessissimo della tenerezza e chi meglio dei nostri ragazzi e dei nostri genitori può portare un messaggio di tenerezza? Ricordo la carezza del Papa a Pippi il giorno dell’udienza a Piazza S. Pietro, l’abbraccio di Federico ad un uomo che l’aveva sgridato a Messa perché faceva troppo rumore e Filippo che fa la barba a Franco sotto un albero. Quante immagini di tenerezza! Quanto siamo stati privilegiati e fortunati a incontrare un amico che ci ha detto: “Vieni! Ma dai, vieni! Eh dai…”. A Fede e Luce cerchiamo di vivere insieme la tenerezza, con fatica, con mille difficoltà, perché siamo sempre fragili, ma è questa fragilità, questa tenerezza che ci fa restare insieme. E allora mostriamola al mondo, condividiamola con gli altri e ringraziamo il Signore perché ci ha reso uomini e donne fortunati.
Mettiamoci in cammino anche in questa nuova avventura del Giubileo della Misericordia nella giornata degli ammalati e dei disabili il prossimo giugno, con Stefano, il nostro Capitano – che a questo Giubileo ha lavorato fino all’ultimo – le nostre comunità, i nostri ragazzi, i nostri genitori, i nostri amici, i nostri bambini, la nostra Chiesa.
Pietro Vetro
Mare e Vulcani – Sud
Sono appena tornato da una visita alla Basilica dove è esposta la Santa Tunica, quella citata in Giovanni 19, 23-24: Così ho pensato a Fede e Luce e alle nostre comunità in tutto il mondo. Cosa posso dire alla nuova comunità “Petali”?
Ciò che rende Fede e Luce così speciale è il modo in cui siamo in grado di trasformare le situazioni drammatiche in gioia!
“Tutti vivono situazioni umane che sono molto difficili, ma la forza, la forza spirituale che sperimentiamo in Fede e Luce ci rende messaggeri o missionari della gioia, una gioia che prende la sua fonte nella Croce. Con l’aiuto dello Spirito Santo, con il sostegno di amici come Giovanni che accettano la missione di essere amici con le persone con un handicap e le loro famiglie, siamo in grado di cambiare il mondo!”
Queste sono le parole che Ghislain ha scritto alla nostra nuova comunità “PETALI” di Scisciano (NA) che il 16 aprile è sta riconosciuta come facente parte della nostra grande famiglia FeL. Anni di cammino che, accompagnati dalle comunità campane, li hanno condotti a scegliere Fede e Luce come stile di vita in cui identificarsi.
La gioia di questa festa è stata anche la presenza di un nuovo seme che piano piano sta prendendo vita, sempre in Campania.
Ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di condividere e sperimentare, ancora una volta, la gioia del “moltiplicarsi” per dare vita!!
Carlo Gazzano
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.134