Preparazione del gioco
- Ci si divide in due grandi squadre di 8 – 10 persone comprensive di amiche, amici, ragazzi, bambini, gatti e cagnolini se ce ne sono.
- Una o due persone restano a dirigere il gioco.
- Il Direttore di gioco avrà tante strisce di carta con il titolo delle scenette che avrà pensato e scritto in precedenza.
- Un rappresentante per squadra sceglierà una striscia tra quelle che, rigorosamente coperte, il direttore gli offrirà.
- Ciascuna delle due squadre in due posti differenti allestirà come meglio saprà la scenetta indicata.
Regole del gioco
Sono ammessi suoni (clacson, musica, applausi, campanelli…)
Sono proibite le parole
Si può indovinare solo alla fine della scenetta
Chi parla prima è squalificato
Le scenette possono essere ampliate con idee originali ma comprensibili
Ci deve essere un finale possibilmente lieto o comico.
La scenetta più bella sarà premiata dalla giuria.
Sarà premiata anche la scenetta che sarà indovinata più facilmente.
Tempo di preparazione per ogni scenetta: 15 minuti circa
Esempi
Soggetti (o titoli) di scenette che sono state proposte e giudicate realizzabili.
- Strada, traffico con incidente
- Predica lunga e gente che si addormenta.
- Ospedale, visita medica in corsia, malato immaginario.
- Classe professore, interrogazione, alunno somaro punito.
- Furto in casa con gente che si sveglia e caccia i ladri.
- Ballando con le Stelle con premiazione
- Autobus: sale controllore biglietto multa a chi è senza.
- Piazza San Pietro con il papa che si affaccia o passeggia.
- Porta Portese, ladruncolo sfila un portafoglio, la vittima se ne accorge al momento di pagare…
- Museo con quadri e statue (viventi). Un visitatore afferra un quadro e scappa. allarme, custodi lo inseguono.
Gioco proposto da
Chi: Laboratorio L’Alveare
Dove: Parrocchia S. Silvia, Roma
Come: incontri settimanali con persone disabili e amici per attività manuali e di intrattenimento
Da quando: dal 1988
Piccole o grandi che siano, se ben organizzate, alcune attività riescono particolarmente bene in un laboratorio integrato, in una casa famiglia o in istituto, in comunità…
Raccontatecele con foto e didascalie. Saranno una piacevole risorsa utile a tutti.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.125