Il motivo per cui salto è uno dei tanti perché a cui l’autore dell’omonimo libro risponde. Naoki Higashida un ragazzo autistico giapponese, ci permette di leggere nella sua testa, attraverso un testo scritto con l’aiuto di sua madre, usando una griglia alfabetica.

Esperti e meno esperti hanno da sempre cercato di dare risposte, di interpretare il comportamento delle persone affette da autismo. Nelle sue risposte, Naoki ci spiega, dal suo intimo, le ragioni di certi modi di fare, di determinate difficoltà, rivelando anche emozioni sentimenti, paure, modi di vedere le cose; sfatando inoltre alcune credenze o pregiudizi nei riguardi delle persone autistiche, una in particolare, che sono persone isolate e solitarie incapaci di entrare in relazione con gli altri. Naoki rivela indubbiamente una grande maturità, il libro ha dell’incredibile, se si pensa che l’autore aveva solo 13 anni quando lo ha scritto.

Lo scrittore David Mitchell, anch’egli con un figlio autistico, ha scoperto questo testo e lo ha fatto tradurre in inglese da sua moglie che è giapponese. Nell’ampia introduzione, da lui curata, ci dice come questo libro gli abbia cambiato la vita, permettendogli di comprendere molte cose di suo figlio e migliorando molto il rapporto con lui.

Franco Antonello, insieme al figlio Andrea ne fa una bella e interessante prefazione. Da leggere.

Rita Massi, 2014

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.126

Il motivo per cui salto – Recensione ultima modifica: 2014-06-29T09:00:35+00:00 da Rita Massi

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