Un fiume di Pace – Nord
Le famiglie ed i ragazzi attendono tutto l’anno la settimana di vacanza e noi amici anche. Nell’estate 2014 andremo in montagna a Saint Oyen e ad Andora, al mare. Lo scorso anno abbiamo avuto con noi alcuni ragazzi di 17 anni che ci hanno portato la “ventata di aria fresca” cui tutti anelavamo. Si sono divertiti molto ma hanno anche riflettuto sul nostro modo di vivere la vita, che è un dono e per questo si cerca di assaporarne ciò che di bello dispensa. Parlando con questi giovani ho capito che c’è in loro molta sensibilità e profondità, ricercando ciò che è essenziale rapportandosi ai nostri ragazzi. Sono rimasta anche molto colpita in senso positivo dalla gioia e freschezza che mio fratello Ettore ha portato a casa dopo aver trascorso la settimana con questi giovani: sono riusciti a farlo ridere, scherzare, ballare, giocare, nuotare… non solo con lui questo “miracolo” è accaduto!
Fede e Luce è un miracolo costante perché ciascuno di noi in questo grande gruppo di amici può sentirsi se stesso. Là dove sta la nostra debolezza si manifesta la potenza di Dio!
Valeria
Kimata – Centro
A gennaio abbiamo avuto il consiglio provinciale, intenso e partecipato, concluso con una Casetta. Prima, però, siamo stati all’Angelus del Papa. Francesco sembra parlare a ciascuno di noi…
“Non vi sembra che nel nostro tempo ci sia bisogno di un supplemento di condivisione fraterna e di amore? Non vi sembra che abbiamo tutti bisogno di un supplemento di carità? Non quella che si accontenta dell’aiuto estemporaneo che non coinvolge, non mette in gioco, ma quella carità che condivide, che si fa carico del disagio e della sofferenza del fratello. Quale sapore acquista la vita, quando ci si lascia inondare dall’amore di Dio!”
Quello che facciamo a Fede e Luce è vivere questo “supplemento” di carità. Non sempre è facile, le sofferenze ed i disagi del fratello sembrano talvolta insuperabili, evidenziano i nostri limiti e le difficoltà ad andare oltre l’aiuto estemporaneo.
Queste parole hanno accompagnato il weekend delle comunità del Centro2 per l’elezione del nuovo coordinatore, tempo vissuto come un supplemento di carità che ci viene donata. Allora a Enrico, che ha preso il posto di Pietro, auguro di vivere sempre con passione ed amore profondo lo sguardo dei fratelli, che possa sorprendersi ogni volta, che possa sempre emozionarsi.
Stefano
Mare e Vulcani – Sud
Un’opportunità per Fede e Luce e per coloro che si sono resi disponibili al progetto è stata avviata nel 2012 quando l’Uff. Catechistico, settore disabili, della Diocesi di Bari lanciò una proposta per sollecitare le comunità parrocchiali a individuare persone disposte a lavorare in equipe e a formarsi. Il progetto, “Educhiamoci per educare”, proponeva incontri mensili con tematiche relative all’inserimento di un bambino particolare nel catechismo ordinario e tutte quelle ad esso legate come l’importanza della comunità, della famiglia e l’esperienza dei movimenti al servizio delle parrocchie e altre ancora. Per Fede e Luce, Don Vito Palmisano è intervenuto sul tema Comunità e Famiglia. Ora è in corso un ciclo a carattere più operativo in piccoli gruppi per la sperimentazione concreta delle proposte presentate. Questa opportunità conferma il nostro cammino, rende operante la condivisione, allarga l’orizzonte all’universalità del messaggio di Cristo e l’appartenenza allo stesso Corpo–Chiesa, nel quale le diversità sono ricchezza, le fragilità vissute insieme diventano forza, la genialità dello Spirito Santo sostiene e suggerisce, la Misericordia di Dio raggiunge tutti e in modo privilegiato i più piccoli.
Luisa
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.125